Una petizione per salvare l'oasi di Magliano

Continua la mobilitazione di Legambiente Forlì-Cesena e di diverse associazioni per la tutela del sito di interesse comunitario (Sic) di Magliano dopo l’approvazione del Comune di Forlì del nuovo piano estrattivo. Tra i luoghi destinati all’estrazione rientra anche un’area protetta di 230 ettari istituita dalla Regione nel 2000, ai sensi della Direttiva Comunitaria denominata “Habitat”, che si snoda lungo il fiume Ronco-Bidente tra i Comuni di Forlì e di Forlimpopoli.

«Proprio la scorsa settimana abbiamo incontrato il presidente della Provincia, che già nel 2012 nel proprio piano non prevedeva questo tipo si attività per il sito di Magliano e stessa cosa ha fatto la Regione l’anno seguente, fatto salvo specificare che potevano essere messe in funzione le cave solo se già previste. Peccato che quella di Magliano sia stata dismessa dalla fine degli anni ’90 – puntualizza Enzo Valbonesi di Legambiente –. Ad ogni modo al presidente abbiamo chiesto di attivarsi per bloccare il piano e la Provincia chiederà ulteriori verifiche alla Regione che comunque si era già espressa negativamente. Qualora le cose non dovessero cambiare siamo disposti a scrivere agli organi preposti dell’Unione Europea e non escludiamo un ricorso al Tar». Le associazioni non si danno per vinte e intanto raccolgono firme al fine di revocare questo atto deliberativo e organizzano una biciclettata con partenza da piazza Saffi a Forlì (sabato ore 14) per dirigersi verso Meldola, Magliano e Selbagnone, oltre ad un incontro pubblico il 10 giugno a Forlimpopoli per incontrare i Comuni coinvolti e le istituzioni.

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