Una nuova ciclabile tra Centro visite e Cervia vecchia

Cervia

Una pista ciclabile unirà il Centro visite a Cervia vecchia, sfruttando il fosso che costeggia la strada provinciale 254. Si pensa così di ovviare alle limitazioni della cosiddetta via delle Tamerici, la ciclabile recentemente inaugurata ma bocciata dalla Guardia forestale, per il suo impatto sull’ambiente. Quest’ultima è quindi accessibile solo ai residenti di Villa Inferno – troppo poco per rispondere ai desideri dei cervesi e dei numerosi turisti –, mentre la nuova rete leggera potrà essere frequentata da tutti, essendo limitrofa alle saline. Il progetto fa parte del piano complessivo sulla Ciclovia delle saline, che prevede un percorso ad anello di circa 20 chilometri. La Centro visite-Cervia vecchia proseguirà per Villa Inferno, deviando sul canale circondariale per collegarsi a via Ficocle. Da qui è prevista la rete leggera che riporterà i ciclisti al Centro visite costeggiando la statale Adriatica. Ambizioso anche l’Anello del Savio che, partendo dalla foce del fiume, si collegherà al Parco del duca d’Altemps, per poi proseguire verso il parco fluviale di Cannuzzo (intitolato al poeta Tolmino Baldassari) e immettersi sulla ciclabile che da una parte porta a Cesena, e dall’altra ancora a via Ficocle e al Centro visite. I lavori potrebbero iniziare nel 2023, escludendo però il periodo marzo-luglio nel quale dovranno essere interrotti, per favorire la nidificazione. Molto prima verrà terminata la ciclabile che dal Centro storico costeggerà il canale emissario, per poi raggiungere il Centro visite attraverso il sottopasso della Statale. Sarà questo il trampolino di lancio della Ciclovia del sale, consentendo finalmente di creare una “direttissima” fra la città nuova e quella vecchia. I lavori della ciclabile che all’altezza di via Galilei costeggerà il canale passando sull’altra sponda grazie a un nuovo ponte sono in pieno svolgimento, e per il prossimo anno dovrebbe essere inaugurata. Poi verrà reso di percorrenza pubblica anche il tratto di sterrato che dal Centro visite conduce alla salina “Camillone”, poiché farà parte della direttissima, ma attenzione al traffico della Salara. La ciclabile, infatti, seppure in sede propria viaggerà parallela alla trafficatissima strada proveniente dal forlivese, e per rendere meno critica la coesistenza fra la realtà a due ruote e quella a motore è ipotizzabile una riduzione della velocità. Si pensa così di portare il limite della 254 – almeno in quel tratto – dagli attuali 70 km/h a 50 km/h. Il limite dei 30 km/h appare difficilmente percorribile, anche se si tratta di una zona protetta come quella del Parco del Delta del Po. Sta di fatto che attualmente le auto sfrecciano ben oltre il consentito, e gli incidenti anche mortali lo stanno a dimostrare.

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