Una imolese a New York dà lezioni sulla riqualificazione urbana: "Ho detto sì senza neanche pensarci"

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Ci sarà anche una relatrice imolese alla conferenza internazionale dedicata alla storia urbana degli Stati Uniti d’America in programma al City Collage of New York, nel quartiere di Harlem, da domani a lunedì. L’architetta e professoressa universitaria Ilaria Cattabriga parlerà delle Model Cities, il programma di riqualificazione delle aree urbane più degradate di 150 città statunitensi per favorire l’inclusione e l’integrazione sociale voluto dal presidente John Fitzgerald Kennedy e dal suo successore Lindon Johnson.

Incontro fortuito

Ma che cosa porta un’italiana a spiegare agli americani una parte della loro storia? «Sono andata negli Stati Uniti per la ricerca di dottorato che ho fatto fra il 2017 e il 2020 – racconta Cattabriga –. Una ricerca sull’architetto fiorentino Leonardo Ricci, che ha trascorso una parte della sua vita, un’esperienza di ricerca ventennale, in America». Poi, aggiunge, «alla fine del dottorato ho presentato la mia ricerca in diverse conferenze. E a Zurigo, lo scorso anno, la professoressa tedesca Susanne Schindler, che ha studiato le Model Cites degli Stati Uniti per la propria ricerca di dottorato, mi ha sentito parlare dello stesso argomento, perché Leonardo Ricci, un architetto davvero intraprendente, aveva elaborato un piano di riqualificazione per una contea di Miami». Quindi «mi ha avvicinato alla fine della conferenza, mi ha chiesto se ero interessata a presentare un contributo a New York e le ho detto di sì senza neanche doverci pensare».

Ricci a Miami

Fra il 1952 e il 1980, Ricci insegna in molti atenei prestigiosi come il Massachusetts Institute of Technology, la Pennsylvania State University e la University of Kentucky, ma è durante gli anni alla University of Florida (1968-1972) che «fonda uno Urban design studio in cui accoglieva studenti per fare progetti – spiega Cattabriga, ripercorrendo la sua ricerca di dottorato –. Voleva farli lavorare, però, su casi concreti». E, continua, «sapendo che c sono dei contributi a disposizione, coglie la palla al balzo e lancia la proposta per riqualificare la Dade County di Miami. La sua idea viene accettata, gli vengono assegnati dei fondi e diventa il responsabile di un gruppo di esperti: antropologi, economisti, psicologi, sociologi, agenti immobiliari». Ma «alla fine il suo progetto, probabilmente troppo utopico per essere applicato alla realtà, non viene realizzato nell’intera contea di Miami – termina –. Viene ridimensionato e applicato alla seconda sede della University of Florida a Tampa».

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