Ultradestra e antifascisti in piazza in una Cesena blindata come Milano

Cesena

CESENA. Una cinquantina di militanti di destra da un lato, altrettanti antifascisti dall’altro con polizia e carabinieri in mezzo per tenere distanti le due fazioni. Una doppia manifestazione di piazza in una Cesena blindata che sembra Milano. Un pomeriggio di tensione in occasione dell’arrivo del segretario nazionale di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, in città per un comizio in piazza Amendola a supporto della candidatura a sindaco di Antonio Barzanti.

Contemporaneamente l’assemblea antifascista ha annunciato l’organizzazione di un presidio sotto la lapide di Gastone Sozzi, barbaramente ucciso nelle carceri fasciste durante il ventennio, che si trova in linea d’aria a poche decine di metri, sotto al loggiato comunale. Nonostante il questore avesse negato l’autorizzazione per la contromanifestazione in quel luogo (concedendola, ma solo davanti al Bonci in piazza Guidazzi) un gruppo di sinistra si è comunque presentato e verso le 18, quando sembrava che il comizio di Casapound stesse per iniziare (ma in realtà il segretario non era ancora arrivato) sono partiti cori e proteste con un cordone di forze dell’ordine subito in azione per evitare contatti tra le parti. (foto e video Gian Maria Zanotti)

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