Ucraina, ecco la spesa giornaliera per ospitare un profugo
Da tempo gli albergatori attendono la stipula di contratti per la gestione dei rifugiati. Veri e propri bandi di gara pubblici attraverso i quali regolamentare l’ospitalità dei profughi in hotel, case e centri di accoglienza. E la prima ad indicare questa strada, convinta che in momenti di emergenza (sono 3103 gli ucraini giunti a Rimini fino ad oggi) si debba immediatamente prendere in mano la situazione, imporre delle regole, anche economiche (costi e prezzi), e farle rispettare, è stata Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi: «È da tempo che, come categoria, chiediamo la stipula di questi contratti. Ma dalla Protezione civile non abbiamo ricevuto risposte. Mentre è stata la Prefettura ad emettere dei bandi ad hoc. Una cosa buona e giusta, anche se mi trovo costretta a far notare che sono un po’ confusi: ad esempio, non si sa se i costi indicati siano comprensivi di Iva oppure no. Ma quello che più stona sono le spese stimate per ogni profugo al giorno, che andrebbero coperte dallo Stato: devo dire che sono davvero basse per un albergo. Del resto è proprio contro questi prezzi bassi che mi sono sempre battuta».
Ma vediamole queste cifre, che la Prefettura ha caricato sul proprio sito internet. E che sono indicate nel bando di gara “Partenariato pubblico-privato, manifestazione di disponibilità per la messa a disposizioni di posti da destinare alla prima accoglienza di cittadini ucraini e gestione dei servizi connessi”. Bando che prevede due diverse tipologie di prezzi, al giorno, per rifugiato.