Ubriaco e armato a Cesena per uccidere i "ladri stranieri"

Cesena

Urlava “aiutatemi”. E si puntava allo stomaco un coltellaccio. Sembrava si volesse ammazzare. Invece “mimava” il gesto di uccidere. Perché, completamente ubriaco, raccontava di aver subito un furto da “Degli albanesi o dei marocchini”. E di essere intenzionato “Ad ammazzarli tutti”. Una “scena andata in onda” attorno alle 19.30 e vista da tanti residenti della zona di via del Mare, quasi all’angolo con via Fratelli Spazzoli. Tutti, credendo si trattasse di un gesto auto lesionistico, hanno composto subito il 118 chiedendo aiuto alle ambulanze. Le cose stavano diversamente. Lui, 50 anni, rigorosamente dotato di mascherina come da prescrizioni anti Covid-19 ma palesemente ubriaco, si aggirava vicino a casa sua. Brandendo un coltellaccio. «Ieri quegli stranieri di merda mi hanno derubato - farfugliava in maniera netta ad un pompiere ed un poliziotto fuori servizio, scesi di casa per capire cosa stesse succedendo - Quei marocchini di merda, O forse erano Albanesi.... Mi hanno rubato il telefonino. Adesso dovete aiutarmi. Perché io vado e li ammazzo». Sul posto è arrivata subito l’ambulanza del 118. Che si è tenuta a debita distanza dall’uomo armato fino all’arrivo di una pattuglia del 112. Giunta la quale l’uomo si era accasciato a terra rinunciando a tutte le velleità di vendetta. Ed abbandonando al suolo anche il coltellaccio con il quale sembrava voler commettere una “truce vendetta”. Dal punto di vista sanitario il 50enne presentava uno stato di ubriachezza che non pareva necessitare di ospedalizzazione. Così a prenderlo in carico ci hanno pensato i militari dell’Arma di Cesena. Che lo hanno trasportato in caserma. Per smaltire la sbornia, valutare se le accuse di furto che “urlava alla luna” fossero in qualche maniera fondate e valutare altresì se fosse necessario denunciarlo per l’allarme procurato con quel coltello e con i suo stato di estrema ebrezza.

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