Turiste cinesi sbagliano San Marino e finiscono tra i monti in Veneto

SAN MARINO. Prima il volo da Pechino a Venezia. Poi, per due turiste cinesi, il treno da Venezia al piccolo Stato di San Marino per una bella gita. Pronte via, qualche mattina fa, verso la millenaria repubblica del monte Titano. Meno di due ore più tardi, l’arrivo. A San Marino sì, ma quella di Valbrenta, già frazione di San Nazario, e ora del neonato Comune che riunisce i paesi della valle. E’ la vicenda, che ha dell’incredibile, raccontata dal Giornale di Vicenza confermata dall’Ufficio del turismo di San Marino. E non è la prima volta.

Montagne tante, dove forse una cima Titano potrebbe anche trovare posto, ma di rocche e di altri edifici medievali nemmeno l’ombra. Qualche decina di case, il Brenta e la valle in uno dei suoi punti più stretti. Le turiste cinesi sono state prese dallo sconforto e, in preda all’agitazione, hanno cominciato a fermare chiunque capitasse a tiro. Ma tra il loro inglese zoppicante e la parlata locale, la situazione stava sfuggendo di mano.

È intervenuto un residente, l’artigiano Riccardo Pontarollo, – scrive il Giornale di Vicenza – prima calmando le due donne, poi spiegando loro la situazione. «Pensavano di aver preso il treno diretto alla Repubblica di San Marino. Parlando in inglese ho spiegato loro che dovevano tornare a Venezia e insieme abbiamo visto gli orari dei treni».

Nell’ultimo anno è già successo a una decina di comitive orientali partite da Venezia. Lo sbaglio dipende dal fatto che a San Marino (inteso come Stato) l’unica stazione ferroviaria è stata chiusa nel 1944 e che quando si digita San Marino alle biglietterie automatiche delle ferrovie italiane, il monitor riporta la destinazione vicentina. E i turisti si confondono.

Il problema nella Repubblica di San Marino è noto e i responsabili dell’ufficio nazionale del turismo lo hanno fatto presente ai colleghi italiani, ma la soluzione non è semplice. «Siamo a conoscenza della situazione - fanno sapere dall’ufficio turistico di San Marino interpellati dal Giornale di Vicenza -. L’aspetto paradossale è che l’unico mezzo pubblico che ci raggiunge è il pullman di linea da Rimini».

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