Turismo, Stefano Accorsi testimonial dell'Emilia-Romagna

Cesena

Stefano Accorsi sarà ambasciatore per i prossimi tre anni dell’offerta di arte e cultura della Regione, nonché dei suoi itinerari legati ai grandi registi, da Fellini, ad Antonioni, Guareschi, Pasolini, Bertolucci e tanti altri e alla Cineteca di Bologna.
L’Emilia-Romagna più bella -quella dei suoi grandi registi, dei monumenti Unesco e dello splendore delle sue 10 Città d’Arte, dei quasi 100 teatri storici e degli oltre 500 musei, del laboratorio di restauro cinematografico più famoso e attivo al mondo e di tanto altro ancora- raccontata da un suo figlio, esponente di spicco della settima arte: Stefano Accorsi.L’attore emiliano sarà testimonial dell’offerta di arte e cultura della Regione, nonché degli itinerari legati ai grandi nomi emiliano romagnoli del cinema, da Federico Fellini a Giovannino Guareschi, da Pier Paolo Pasolini a Michelangelo Antonioni e Bernardo Bertolucci, passando per la Cineteca di Bologna e il suo celebre laboratorio “L’Immagine Ritrovata”. Per i prossimi tre anni Accorsi racconterà con video, post e podcast sui suoi profili social (che contano complessivamente oltre 800.000 follower), a cadenza bisettimanale, la bellezza dell’Emilia-Romagna, incarnata dalle dieci Città d’Arte che si susseguono lungo la millenaria Via Emilia con le loro corti medievali, i sontuosi palazzi e gli infiniti porticati e logge. Non solo, da queste pillole scaturirà un video racconto, che sarà successivamente presentato in occasione di festival del cinema nazionali ed internazionali.I post di Accorsi, nonché le pillole estratte dal video racconto, verranno poi condivise anche sui canali web e social (Facebook, Instagram TV, YouTube etc.) della Promozione Turistica Regionale dell’Emilia-Romagna (#inemiliaromagna) e delle tre Destinazioni Turistiche (Emilia, Bologna con Modena, Visit Romagna). Un’opportunità di grande visibilità per il turismo culturale emiliano romagnolo, ma allo stesso tempo un importante tassello nel processo di valorizzazione dell’attività della Film Commission regionale.«Questa iniziativa conferma ciò che diciamo da tempo -sottolineano il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’Assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini- non abbiamo mai dato per persa la stagione e, anzi, ribadiamo che il turismo sarà uno dei pilastri della ripartenza economica dell’Emilia-Romagna. Ringraziamo Stefano Accorsi per aver accettato di aiutarci a raccontare le bellezze della nostra terra, ricchissima di opportunità, davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche. Oltre alla Riviera, con lui, attore di fama internazionale, vogliamo valorizzare le nostre città d’arte, monumenti e scorci splendidi, luoghi molto spesso legati alla storia del cinema grazie a registi come Fellini, Antonioni, Bertolucci e Pasolini, che Accorsi contribuirà a svelare e narrare: quindi arte, cultura, luoghi noti così come spazi dell’entroterra spesso lontano dagli itinerari più battuti, ma che sempre di più richiamano qui visitatori e appassionati da ogni parte. Vogliamo quindi riprendere il filo di un lavoro di valorizzazione dei territori, a partire dalle città d’arte e dal nostro patrimonio artistico e culturale, che prima della pandemia ci aveva portato a numeri record in termini di presenze e arrivi e che non intendiamo disperdere, ma continuare a sostenere e rilanciare con risorse e progetti mirati. Siamo certi che Stefano Accorsi possa essere uno splendido ambasciatore della bellezza dell’Emilia-Romagna, in Italia e non solo».

«Raccontare la mia terra è una grande opportunità -dichiara Stefano Accorsi- si tratta di un’operazione culturale non scontata, un grande progetto, con una finalità importante. Investire in cultura è investire in coscienza. Questa è una regione ricca di primati che molto spesso non si conoscono. Sarà un privilegio poterne parlare sul web, ma anche sul grande schermo, grazie al video racconto sulle bellezza dell’Emilia Romagna che realizzeremo e andremo a presentare in giro per il mondo». 

 Alla scoperta dell’Emilia- Romagna attraverso i suoi maestri del cinema

Bologna vista con gli occhi di Pier Paolo Pasolini, Rimini che per Federico Fellini è un “ vuoto aperto sul mare”, e ancora il “Mondo Piccolo” lungo il Po raccontato da Giovannino Guareschi o le atmosfere rarefatte tra il parmense e il modenese immortalate da Bernardo Bertolucci nel suo capolavoro Novecento.C’è un modo diverso di fare vacanza in Emilia-Romagna e passa attraverso lo sguardo visionario dei suoi più celebri registi e autori cinematografici e i luoghi che sono stati determinanti per il loro universo creativo. Quattro gli itinerari attualmente scaricabili da  www.emiliaromagnaturismo.it/it/arte-cultura/percorsi-di-cinema-in-emilia-romagna, da “Le Terre di Don Camillo e Peppone” alla “Bologna di Pasolini”, da “La Rimini di Fellini” alle "Terre di Novecento", cui se ne aggiungeranno in futuro altri sette che fanno parte di un ampio progetto, a cura degli Assessorati Regionali alla Cultura e Turismo. L’iniziativa vede nel cinema, nelle sue storie e nei suoi autori, un affascinante ed originale strumento per svelare in un modo unico un territorio e la sua ricchezza. Per ogni itinerario, previsti altrettanti pacchetti turistici che completeranno l’offerta con proposte culturali ed enogastronomiche più ampie. Un progetto mai così attuale, con il 2020 anno di celebrazioni dei 100 anni dalla nascita di Federico Fellini (a cui Rimini dedicherà un museo diffuso di prossima apertura) e del suo amico e sceneggiatore di fiducia Tonino Guerra, Parma che si accinge a dedicare alla famiglia Bertolucci e al loro prezioso archivio una casa museo e il Laboratorio di Restauro della Cineteca di Bologna sempre più protagonista della scena internazionale. Di prossima uscita gli itinerari “La Bologna del Cinema”, “La Ferrara di Michelangelo Antonioni”, “Il Piacentino di Marco Bellocchio”, “La Ravenna del Deserto Rosso e del Grido”, “Le Terre del Fiume Po”, “Le Terre di Zavattini” e “Suggestioni dall’Appennino”. 

Città d’Arte dell’Emilia-Romagna: dieci gemme lungo la Via Emilia

Atmosfere raccolte, portici infiniti, dehors in piazze rinascimentali, osterie della tradizione e ristoranti stellati, siti Unesco, architettura internazionale e un ricco calendario annuale di mostre, festival culturali ed eventi. E’ il biglietto da visita delle dieci Città d’Arte dell’Emilia-Romagna che punteggiano la millenaria Via Emilia. Da Piacenza “terra degna e di passo" come la definiva Leonardo da Vinci, a Rimini, che dietro al volto di capitale del turismo balneare cela testimonianze romaniche, medievali e rinascimentali, la full immersion nella Grande Bellezza d’Italia fa tappa a Parma (capitale Italiana della cultura 2020-21 e cuore della Food Valley regionale), Reggio Emilia (la patria del Tricolore italiano, tra gli affreschi di Guercino e l’architettura contemporanea di Santiago Calatrava), Modena, dove i monumenti Unesco (Duomo Romanico, Piazza Grande, Torre della Ghirlandina) convivono con il rombo delle supercar più amate nel mondo, Bologna, da scoprire in ogni stagione grazie ai suoi oltre 40 km di porticati (candidati Patrimonio Unesco), Ferrara, capitale del Rinascimento italiano e città bike friendly per antonomasia, Ravenna che si prepara a celebrare nel 2021 i 700 anni dalla morte di Dante, Faenza, capitale internazionale della ceramica artistica, Forlì nuova tappa del turismo d’arte grazie alle mostre ospitate ai Musei di San Domenico e Cesena, culla della Biblioteca Malatestiana, Memoria del mondo Unesco e prima biblioteca civica d’Italia e d’Europa (info su  https://www.emiliaromagnaturismo.it/it/arte-cultura). 

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