La truffa dei bonifici on line "Man in the mail" arriva anche a Forlì

Forlì

FORLI'. Un bonifico on-line, un successivo messaggio di errore che segnala un nuovo Iban a correggere quello originariamente digitato, è il sistema con il quale sempre più spesso negli ultimi tempi giungono segnalazioni in Questura da parte di ignari cittadini che si trovano depredato il conto corrente. Ieri, in Questura, un nuovo caso, di difficile soluzione poiché gli autori si avvalgono della copertura di transazioni internazionali che non permettono l’immediata identificazione dei reali beneficiari del versamento. Fortunatamente, pare che in questa circostanza la vittima abbia fatto in tempo a revocare la disposizione di bonifico, che in cuor suo doveva avere quale destinataria una scuola di volo di Malta ma che in realtà era stata reindirizzata in favore di un ignoto hacker. L'uomo, dovendo saldare il conto per un periodo di formazione ormai in via di conclusione, aveva intrattenuto comunicazioni per posta elettronica con la segreteria della scuola, situata nell’isola di Malta, richiedendo l’emissione di fattura a liquidazione del dovuto. Dopo la normale corrispondenza via web e l’emissione della fattura con indicazione dell’Iban ove effettuare il pagamento, ha provveduto al versamento con il sistema di “home banking”, ricevendo però una successiva comunicazione di errore sulla sua e-mail, con la quale veniva avvisato che a causa di un presunto blocco “auditing” era necessario revocare quel pagamento e indirizzarlo ad altro IBAN. Così ha fatto, però ha avuto l’accortezza di chiedere conferma alla segreteria della scuola, scoprendo che la controparte era all’oscuro di tutto, quindi ha immediatamente revocato il bonifico. C’è poi voluto qualche giorno per avere definitiva conferma che la sua cautela ed i suoi sospetti corrispondevano a realtà, poiché quel nuovo Iban nulla aveva a che vedere con la scuola di volo. Del caso è stata interessata la polizia postale, per le successive indagini. E’ raccomandabile per chiunque, suggeriscono dalla questura, che certe comunicazioni a rettifica delle modalità di pagamento siano sempre accertate con cautela, per evitare di restare intrappolati in questa truffa informatica.

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