Trova un vecchio Bot del padre: è un tesoretto da 97mila euro

Quegli strani fogli stavano per finire nel bidone dell’immondizia, ma si sono rivelati un vero e proprio tesoretto per Angela Giangiulio, impiegata di Montescudo, classe 1957. Quando il padre della donna è scomparso, nel luglio scorso, ha dovuto fare ordine tra le carte del genitore, un agricoltore originario di un comune della provincia di Chieti, che oltre 60 anni fa è emigrato prima in Australia e poi si è trasferito a Montescudo, dove si è stabilito. Tra le tante vecchie carte è sbucato un Bot emesso nel 1948 del valore di 2mila lire. Per scrupolo, la signora lo ha sottoposto ad un consulente dell'associazione Giustitalia, che si occupa su scala nazionale ed internazionale del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, scoprendo che il rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, potrebbe arrivare ad una cifra pari a 97.350,00 euro.

Scampato al cestino

«Ho trovato questi fogli mettendo a posto i suoi documenti, contenuti in una valigia – ricorda la signora Angela –, e li stavo buttando via. Poi mi sono ricordata di una trasmissione televisiva in cui parlavano proprio di questi vecchi titoli di Stato. Così ho pensato che forse sarebbe stato meglio farli vedere a qualcuno. Lui non mi aveva mai detto niente al riguardo. In passato mi aveva accennato che il nonno gli aveva dato duemila lire, forse si riferiva a questo, ma non saprei davvero». Quando ha scoperto quale valore aveva raggiunto il bot per la donna è stata una vera sorpresa, tanto che ancora non ha deciso come utilizzerà i soldi, una volta che li avrà ricevuti. «Non ho pensato a niente – conferma Angela -, anche perché finché non li avrò in mano, non ci credo. Magari è stato una sorta di regalo di addio di mio padre e forse chissà, è stato proprio lui a farmi desistere dal buttare via il buono».

Il primo in provincia

«Non è così raro trovare buoni e titoli così “antichi” – spiega Luigi De Rossi, dell'associazione Giustitalia – in Emilia ne abbiamo almeno una quarantina, anche se di importi più piccoli, mentre in provincia di Rimini è la prima volta che trattiamo, come associazione, un buono di questo tipo. Comunque sul piano nazionale, la distribuzione di questi titoli antichi è a macchia di leopardo e, per la nostra esperienza, le regioni in cui sono più presenti sono Sicilia, Emilia e Toscana». La signora Angela dovrà attendere un po’ per il rimborso, perché secondo Giustitalia, potrebbero volerci dagli otto mesi a un anno.

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