"Troppi rischi per i sindaci"

Lugo

LUGO. «Dobbiamo poter svolgere il nostro lavoro in modo dignitoso, coniugando le responsabilità all’adeguata autonomia». È quanto riporta il sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi, dall’assemblea nazionale di Ali (Lega autonomie locali italiane) in corso a Bologna. Un incontro a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini.

Tra i sindaci della provincia di Ravenna è stato lui a partecipare come delegato. Da cinque anni Bassi è anche il referente Anci per i 18 sindaci della provincia di Ravenna e membro del comitato di direzione regionale.

«Le leggi che regolano il lavoro di noi sindaci sono nel modo più assoluto squilibrate – sottolinea Daniele Bassi -; non si può essere responsabili per ogni cosa accada nella comunità. Oggi siamo assediati da vincoli burocratici e alti rischi giuridici, tuttavia siamo l'unica figura istituzionale a cui i cittadini si rivolgono per qualsiasi problema. Le indennità, peraltro, sono ben inferiori a quelle di parlamentari e consiglieri regionali, che hanno decisamente meno responsabilità».

«Chiederemo un intervento deciso al Premier Draghi – ribadisce Bassi - Ci sono norme come quelle contenute nella Legge Severino e nel Testo Unico degli Enti Locali che vanno profondamente modificate. Se un sindaco viene condannato in primo grado è obbligato a dimettersi: non esiste garantismo, non importa cosa sancirà l’Appello o la Cassazione».

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