«Ogni famiglia ha almeno una multa»: a Riolo un esposto contro l'autovelox

Faenza

Una situazione ritenuta «senza precedenti» e che si ripete da oltre un mese «tutti i giorni»: la popolazione della valle del Senio si ritiene “vessata” dagli autovelox mobili sulla provinciale 306, spesso posizionati in modo invisibile. E parte un esposto al prefetto Enrico Caterino, di cui è portavoce Mauro Fraschetti, a nome suo e di altri concittadini di Riolo Terme ormai stanchi di pagare multe. Si sostiene che «all’ufficio postale vi sono accumuli di verbali mai visti e che quasi tutta la cittadinanza è coinvolta: ogni famiglia ne ha ricevuti anche più di uno, e ne sanno qualcosa anche a Casola Valsenio e Palazzuolo».

Presi di mira

«Ci avranno preso di mira – sbotta Fraschetti –. Forse gli introiti del capitolo multe non sono più quelli degli anni precedenti, anche per via delle trascorse limitazioni causa lockdown, ma cercare di recuperare dando la caccia agli automobilisti mi pare eccessivo». Nell’esposto è scritto chiaro che «nessuna normativa vieta alle forze di polizia di presenziare quotidianamente o impone orari per la verifica del comportamento degli automobilisti, ma la presenza sia al mattino che al pomeriggio della pattuglia con l’apparecchiatura all’interno della vettura desta turbamento nei cittadini, anche perché quel tratto di strada non è oggetto di alta incidentalità».

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