Troppe antenne, regolamento del Comune di Rimini

Antenne e ripetitori che spuntano come funghi e cittadini che chiedono garanzie. Il Comune sta studiando un regolamento per conciliare i diritti di tutti: compagnie telefoniche e residenti.

Facciamo chiarezza

«Entro giugno contiamo di presentare alla città la proposta di un nuovo regolamento per l’installazione delle antenne sul territorio comunale». L’annuncio porta la firma dell’assessora all’ambiente Anna Montini e giunge in un momento in cui le proteste dei cittadini sono vibranti: dall’Ina Casa a Viserba.

«Si tratta di una materia complessa - aggiunge Montini - perché richiede la ricerca di equilibrio tra un diritto fondamentale come quello della tutela della salute pubblica e un altro diritto altrettanto prioritario nella società contemporanea e post pandemica, cioè quello di poter accedere alle tecnologie digitali e alle opportunità che queste offrono in tema di lavoro, servizi, scuola».

I cittadini, però, chiedono tutele e garanzie. «L’elevato grado di attenzione sul tema e la necessità, che la pandemia ha reso non più prorogabile, di infrastrutturare il territorio per superare il digital divide, minimizzando l’impatto sul contesto urbano e tutelando gli ambiti sensibili, ha reso la disciplina della materia una priorità nell’agenda dei Comuni».

Cosa succederà

In queste settimane il Comune sta lavorando a una proposta di disciplina «caratterizzata da una specifica zonizzazione, anticipando una proposta i cui indirizzi si stanno discutendo da diverse settimane nei tavoli sul 5G attivati dalla Regione e grazie ai quali stiamo approfondendo i molteplici aspetti legati all’applicazione di questa tecnologia».

Più precisamente? «Dagli ambiti puramente amministrativi e procedurali, a quelli più tecnici legati al monitoraggio, fino all’esigenza di una campagna di informazione puntuale verso i cittadini, che possa sgomberare il campo da allarmismi ingiustificati ma allo stesso tempo fornire un quadro chiaro rispetto alle caratteristiche degli impianti corrispondenti alle nuove tecnologie 5G. Non da ultimo, il regolamento dovrà portare a rafforzare la concertazione con gli operatori di telefonia mobile e che dovrà diventare un modus operandi ben definito e condiviso».

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