Tre generazioni di ucraine a Savignano: appello per gli aiuti

Appello per aiutare tre donne ucraine scappate da Kiev e che hanno preso alloggio a Savignano. La presidente del quartiere Cesare lancia un nuovo Sos. Questa volta l’emergenza è legata alla guerra e a tre ucraine scappate da quell'inferno. «Si tratta di due donne ucraine e di una bimba di soli 6 mesi - informa Giusy Sacco, presidente della Consulta del Cesare - Sono scappate da Kiev dove hanno dovuto lasciare i congiunti e i parenti maschi a combattere. Grazie a una persona di Borghi che ha preso a cuore la loro situazione sono arrivare in Romagna e ora sono ospitate in un appartamento di Savignano che è di sua proprietà».

Ma dopo tre settimane le spese di vitto, utenze e prodotti per la neonata sono tutte rimaste a carico di chi si è mosso per aiutare: «Il proprietario di casa è una bravissima persona che se ne sta occupando già da due settimane, rifocillandole, riempiendo il loro frigorifero e preoccupandosi di ogni loro necessità, tra cui i prodotti e i pannolini per la neonata. Ovviamente non pensava che sarebbero state in emergenza così a lungo senza che nessun altro si facesse avanti. Così ha chiesto aiuto e personalmente sono subito andata a trovare le ucraine per capire cosa poter fare».

Si tratta di tre generazioni diverse, dalla nonna Nadiia, la mamma Maryna di 30 anni e la figlioletta di soli 6 mesi. «Della piccolina mi hanno colpito i due grandi occhi azzurri e la sua vitalità tipica dei neonati - afferma Sacco - ma anche la dignità delle due donne che alla mia richiesta su cosa occorre loro rispondevano umilmente “nulla grazie”. Ma dopo due settimane le istituzioni sono ancora in ritardo e non hanno fatto nulla per sostenerle. Così io ho portato qualcosa, ma intanto, nell'attesa che le istituzioni si muovano, faccio appello a tutti coloro che volessero dare una mano. C'è bisogno di viveri: frutta, verdura, pane, carne, latte, pasta, pannolini misura 5, omogeneizzati, pappe ecc».