Trapianto di midollo osseo per sei bimbi con gravi patologie

«Chi ha di più dà, chi ha bisogno riceve», in questa frase c’è tutto lo spirito di un medico e di un uomo che ha dedicato la sua vita a curare i bambini ammalati di cancro. Guido Paolucci e la moglie Rosetta sono stati per anni importanti figure di riferimento di Ageop Ricerca, l’Associazione genitori ematologia oncologia pediatrica nata all’inizio degli anni ’80 a Bologna, che da questo venerdì a domenica torna a Cattolica con un Mercatino solidale all’interno del Palazzo del turismo di via Milazzo (che verrà poi riproposto anche dal 6 all’8 agosto). C’è infatti un filo rosso immaginario che unisce il capoluogo alla Romagna e che parte proprio dalla figura di Paolucci, parmense di nascita ma cattolichino di adozione. Non per caso il punto di Ageop di Cattolica è dedicato a lui, così come la passeggiata sopraelevata del lungomare. Un amore incondizionato quello del medico verso la città romagnola affacciata sull’Adriatico, che ormai da 14 anni fa da ponte in un intenso rapporto di lavoro e scambio di competenze tra il reparto di oncoematologia pediatrica di Rimini e il Sant’Orsola di Bologna. «Negli ultimi 12 mesi - precisa Francesca Testoni, direttrice di Ageop Ricerca - sono stati 6 i bambini con patologie oncoematologiche sottoposti a trapianto di midollo osseo provenienti dai centri della Romagna, e molti altri sono stati in carico in regime di day hospital per consulenze e terapie. Delle 92 famiglie ospitate nel 2020 nelle nostre case accoglienza - prosegue con i dati - il 39,3% proveniva da paesi extra Ue, mentre il 60,7% erano italiani, di cui 48,6% emiliano romagnoli».

Si cercano volontari

L’associazione desidera rinsaldare ancora di più il legame con la Romagna in ricordo proprio del professor Paolucci, «che è sempre rimasto profondamente legato a Cattolica - ricorda Testoni -, amandola e raccontandola in diverse appassionate opere letterarie come “Amo Cattolica senza vederne i difetti”».

Da qui l’idea di di rilanciare il punto Ageop romagnolo e quella che arriva dalla direttrice dell’associazione ha tutte le sembianze di chiamata pubblica: «Siamo alla ricerca di volontari che abbiano voglia di dare linfa vitale al punto di Cattolica, dove ci sono già oggi alcune mamme in gamba che, sostenute da un gruppo di genitori che hanno avuto i figli in cura a Bologna, negli anni hanno messo in piedi cose incredibili, ma vogliamo fare ancora di più per la Romagna».

Nel frattempo, si aprono le porte al mercatino solidale. «Prima della pandemia - ricorda sempre Francesca Testoni -, ogni anno a metà luglio le volontarie organizzavano la tradizionale Cena del Mare in memoria di Guido Paolucci, nel tempo ospitata prima dal Circolo del Tennis e poi dal Circolo Nautico di Cattolica e alla quale partecipavano tante famiglie romagnole di bambini curati a Bologna».

La cena dall’anno scorso si è “trasformata” in un mercatino, ma da Ageop sperano di tornare quanto prima a mangiare tutti insieme.

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