Traffico portuale a Ravenna: azzerate le argille

RAVENNA – La guerra in Ucraina ha «completamente azzerato» il traffico derivante da un accordo strategico siglato appena un anno fa dal gruppo Sapir: quello con Vesco, uno dei principali produttori ed esportatori al mondo e il primo fornitore di materie prime per le aziende ceramiche, capace di estrarre dalle proprie cave in Ucraina 3 milioni di tonnellate d’argilla ogni anno, esportate in 25 paesi. Al porto di Ravenna, terminal di riferimento per i distretti di Faenza e Sassuolo, sbarcavano 2,5 milioni di euro di questi inerti. Oggi, con gli scali marittimi ucraini sotto attacco, non arriva più nulla e le scorte finiranno a Pasqua. Due mesi, cioè, dall’inizio del conflitto. Il punto dell’amministratore delegato di Sapir, Mauro Pepoli, è contenuto nel report mensile dei traffici portuali prodotto da Ap: «Dall’Ucraina non arriva più nulla e lì ci sono le cave di maggiore qualità. Abbiamo aumentato un po’ l’import dalla Turchia, ragioniamo con Germania, India e Marocco ma ci sono molte difficoltà». Se anche la guerra dovesse finire, viste le distruzioni, la ripartenza del mercato ucraino non avverrà in fretta. Il presidente regionale di Confindustria ceramica, Giovanni Savorani, dice appunto che le scorte finiranno a Pasqua: «Stiamo letteralmente girando il mondo per individuare alternative». A febbraio il calo si è già visto: i materiali da costruzione sono in calo del 9,6% rispetto al 2021, flessione che diventa del 10,1% sulle ceramiche.

L’altro grande commercio con l’Ucraina riguarda la filiera alimentare e in particolare in grano ma in questo caso, pur se il traffico portuale è fermo, una quota di quanto destinato all’Italia riesce miracolosamente ad arrivare via treno. Complessivamente il traffico di cereali tiene e a febbraio è cresciuto rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 264%.

Il porto di Ravenna nei primi due mesi dell’anno ha registrato una movimentazione complessiva di 4,3 milioni di tonnellate di teu, in crescita del 17,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’ottimo risultato del 2021 consolida il positivo avvio anche del 2022. Dalle prime stime sulla movimentazione del primo trimestre, emerge una crescita dei traffici di circa il 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 3,8% rispetto ai primi tre mesi del 2019.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui