Traffico di orologi falsi, la Rolex parte civile al processo a Rimini

Rimini

RIMINI. Le società Rolex s.a. e Rolex Italia Spa si sono costituite come parti civili nel procedimento approdato davanti al giudice dell’udienza preliminare di Rimini nei giorni scorsi ai danni di nove imputati coinvolti a vario titolo in un giro di orologi contraffatti smascherato nel 2016 dalla Squadra mobile di Rimini. Al centro dell’inchiesta, secondo l’accusa, c’era un negozio del tipo “compro oro” con sede a Riccione che smerciava sia attraverso delle vendite on-line e sia direttamente a gioiellieri della zona. Tra i reati contestati c’è appunto il riciclaggio. Parte degli orologi sequestrati ai titolari dell’attività, considerati prestanome di un 44enne campano residente a Riccione, difeso dall’avvocato Luca Greco, sarebbero risultati alterati attraverso l’assemblaggio e la sostituzione di pezzi non autentici, oltre che provvisti di garanzie, custodie e scatole identiche a quelle originali della prestigiosa casa elvetica. In qualche caso gli orologi erano dotati di certificati di proprietà “contraffatti” difficilmente riconoscibili dai normali acquirenti, ma perfino dai titolari di gioiellerie (uno riminese è rimasto ingannato e risulta tra le parti offese). Gli avvocati difensori, oltre a Greco, sono Teresa Lagreca, Lucia Scarpetti, Antonino Reina e Paola Guidetti.

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