La passione per il ciclismo e un saldissimo rapporto di amicizia , ha portato dodici ragazzi di Calisese a ideare su ispirazione del Tour de France un tour tutto loro, alla romagnola… il Tour ad Calseis.
Una corsa goliardica
Tanta immaginazione e un pizzico di sana follia per questi “ciclisti” che hanno trovato un modo originale per divertirsi, ispirandosi alla grande corsa francese che dal 29 giugno del prossimo anno prenderà il via da Firenze, toccando nella seconda tappa proprio le zone della Romagna con gran partenza da Cesenatico per onorare il leggendario Marco Pantani.
«Questa idea goliardica è nata sulle sponde dell’Urgon a maggio del 2020, appena usciti dalla quarantena. I ragazzi hanno voluto trovare un modo tutto loro per divertirsi praticando allo stesso tempo anche un po’ di attività fisica. Non è una vera competizione, è principalmente una pedalata tra amici di una vita che cercano di rievocare sulle nostre colline l’idea della corsa francese» racconta Andrea Torri, padre di uno dei ragazzi e organizzatore.
Sfida in sei tappe
Quattro squadre (Bragotters, Cicloidioti, Peter Sagran del Prosciutto, Torpedos) composte da tre componenti ciascuna si “sfidano” sulle colline del Rubicone per un totale di sei tappe da circa venti chilometri ciascuna. Tappe di pianura e di salita, tra cui spiccano quelle di Carpineta, Sorrivoli, via Tranzano e Monte Leone.
Sanissima competizione
«Gli amici non pedalano per la gloria, ma per divertirsi e magari ogni tanto per rinfacciarsi il miglior tempo fatto. Il tutto si conclude tra tante risate. Nessuno dei ragazzi pratica ciclismo come sport settimanale, ma è una passione che li ha accomunati fin da piccoli.
Cè chi gareggia in mountanbike, chi con una bicicletta da passeggio e chi con le grazielle, penso che sia proprio questo il bello del Tour ad Calseis, non c’è agonismo e solo una sanissima competizione», prosegue Andrea.
Cronometro e maglia gialla
Per un Tour che si rispetti non possono mancare i tempi dettati dal cronometro e soprattutto la maglia gialla per il primo in classifica generale. «I tempi vengono presi da amici e familiari posti ai vari traguardi e dalle “motocronache” che seguono la pedalata. Vengono realizzate anche foto e video condivise sulla pagina Istangram @tour_ad_calseis. Diversi amici e parenti fanno il tifo lungo le salite più dure, oppure aspettano i ragazzi all’arrivo. Alla fine di ogni tappa è sempre presente il ristoro e non possono mancare simboliche premiazioni di riconoscenza. Nell’edizione di quest’anno a vincere è stato il Nigno, secondo l’Uomo Catena e terzo il Lepre, che in occasione della cronometro ha montato due stecche di alluminio sul manubrio per simulare la bici da pista. Essendo una goliardata e dovendo rispettare tutti i codici stradali, per ragioni di sicurezza e assistenza tecnica, io e un altro genitore seguiamo anche con le moto il gruppo “maglia gialla” per essere vicino ai nostri ragazzi, un po’ come le ammiraglie», conclude Torri.
Il Tour ad Calseis si svolge ogni anno in concomitanza con il Tour de France, lungo il saliscendi dell’Urgon e il bello di questi ragazzi è che non si incontrano solo durante questa esperienza, ma si frequentano settimanalmente per divertirsi.
bravissimi !!!!