“Filo per filo. Segno per segno”, il festival delle arti, dell’infanzia e dell’adolescenza giunge quest’anno alla sesta edizione, dal 28 aprile al 16 giugno. Si svolge tra Rimini, Santarcangelo, Pennabilli e Casteldelci, realizzato da Alcantara Teatro, per portare la voce e il pensiero delle ragazze e dei ragazzi negli spazi cittadini e fuori dai circuiti convenzionali, coinvolgendo realtà importanti tra cui il Festival di Santarcangelo, Artisti in piazza e la Mutoid Waste Company, per approfondire una riflessione a tutto campo sull’immaginario infantile e adolescenziale.
Il tema conduttore è quello della casa, con una accezione ampia e al contempo intima e personale, perché casa è anche il nostro corpo, quindi conoscenza e accettazione di sé, e del nostro interagire con l’altro, la famiglia, la città, il mondo.
Alcantara con la sua forte vocazione artistico-pedagogica si occupa da 40 anni di stimolare nelle giovani generazioni uno sguardo diverso, attivo e consapevole, nei confronti del mondo che li ospita. Il festival coinvolge 150 partecipanti (dagli 8 ai 19 anni) del Laboratorio Stabile Alcantara, chiamati a esprimersi come individui alla luce di un anno di attività.
«Rendere gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – spiega Maria Grazia Perazzini di Alcantara Teatro –. Il tema dell’abitare riguarda oggi non soltanto le politiche urbane, ma la società nel suo complesso. In una ibridazione di pratiche e linguaggi, si vuole indagare una realtà sempre più complessa, la relazione tra pubblico e privato, dentro e fuori, reale e virtuale, individuale e collettivo».
Dal fitto programma consultabile online, segnaliamo: il 30 aprile (ore 18-19-20) andrà in scena “A occhi chiusi, anima aperta”, il primo spettacolo della rassegna a cura della sezione adulti del Laboratorio Stabile: alla Casa del Teatro e della Danza a Viserba monte.
Due ospiti d’eccezione: Antonio Catalano, artista amico del festival, presenta “Il vangelo nei racconti di un meravigliato”, il 7 maggio (ore 16-17-18) alla Cappella Petrangolini, per dare voce a una narrazione profondamente poetica. Roberto Anglisani, l’11 giugno, sarà al Lapidario del Museo della Città di Rimini dove porterà alle ore 19 “Il Minotauro”.
In occasione del festival verranno realizzati alcuni eventi nell’ambito del progetto “Stanze sul mondo” proposto da Alcantiere e selezionato tra i vincitori del bando Youz Officina Emilia-Romagna: il 16 luglio alla Casa Museo di Casteldelci, alle 15, 16 e 17, “La casa della memoria. La pace: un bene fragile da custodire, ricordi e narrazioni”.
«La Regione Emilia-Romagna ha deciso di investire sulle politiche giovanili, l’educazione e la formazione che ha bisogno di continuità – sottolinea Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna –. Tutto questo significa far maturare talenti e consapevolezza nei più giovani attorno a temi epocali e centrali. Investire nelle nuove generazioni».