Cinemadivino riprende la sua “forma” e dopo un’annata, quella pandemica del 2020 in cui la rassegna era riuscita a organizzare solo 11 appuntamenti per lo più in zona faentina, quest’anno riparte alla grande con l’obbiettivo di arrivare ad almeno 40 tappe in Emilia Romagna che diventeranno una cinquantina in tutta Italia. A confermare la rinascita di un appuntamento che fino a un anno fa era stato uno dei più attesi dell’estate romagnola è uno degli inventori del Cinemadivino, Carlo Catani: «L’anno scorso i protocolli per il cinema all’aperto ci avevano quai fermati, quest’anno dovremmo tornare all’idea originaria, anche il cartellone è ancora in fieri». Cosa significa? Che il cinema torna nelle cantine della Regione, e molte tappe saranno riservate proprio alla Romagna, con il grande schermo montato tra aie, filari, corti e cantine. La proiezione in genere viene preceduta o seguita da degustazioni e cena, che possono essere proposte dalle stesse aziende agricole o dal ritorno del food truck di Cinemadivino.
Cartellone
La serata inaugurale del 29 giugno si terrà a Casa Spadoni a Faenza a bordo piscina con due cantine ospiti la Fattoria Monticino Rosso di Imola e la cantina Villa Otto Lune, del Riminese. Il punto di forza è che nessuna serata sarà uguale all’altra perché non cambia solo il film, ma variano i vini e ovviamente i luoghi. Tra i luoghi che quest’anno ospiteranno Cinemadivino ci sono il Museo Carlo Zauli di Faenza, le cantine Trerè, Piazza Nenni, Leoni Conti sempre a Faenza, Podere la Berta a Brisighella, Villa Venti a Roncofreddo, Palazzo di Varignana a Castel San Pietro, Bagno Oreste a Milano-Marittima, Tenuta Masselina a Castel Bolognese, Villa Monty Banks a Cesena, Bagno Amarissimo a Punta Marina, Sbarzaglia a Villanova, Tre Monti a Imola, Corte San Ruffillo a Dovadola, cantina Poletti a Imola. Mentre tra i film figureranno “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti dedicato al pittore Antonio Ligabue, “Est” di Pablo Larrain, “We are the Thousand” di Anita Rivaroli e Bansky, “L’arte della ribellione” diretto da Elio Espana. Ma ci saranno anche grandi classici come Pulp Fiction, Kill Bill, Il Corvo e Top Gun. Molti “abbinamenti” sono in corso di definizione, la programmazione andrà avanti fino alla serata conclusiva del 9 settembre in piazza della Molinella a Faenza. È prevista, in alcune occasioni, la presenza di attori e registi. Partner tecnico di Cinemadivino è Cinemaincentro di Faenza, indispensabile per convertire di volta in volta cantine e vigne in splendide sale cinematografiche sotto le stelle, mettendo a disposizione una serie di attrezzature specifiche: proiettore full hd da 6500, schermo di proiezione di 7 metri di base per 4 metri di altezza per una tensione ottimale.
Sapori e valori
«La rassegna si pone tra gli obiettivi di dare spazio ai giovani, non solo giovani produttori vitivinicoli ma anche giovani artisti. Non è casuale, infatti, che ogni anno la scelta del logo sia affidata ad un giovane fumettista. Quest’anno la realizzazione è stata affidata a Giulia Pintus, illustratrice che si definisce agrodolce in quanto nelle sue illustrazioni le piace mescolare poesia, ironia e, a volte, una nota grottesca. La cura del dettaglio traspare anche dalla ricerca di artisti che sappiano trasportare i valori della rassegna in un’immagine d’impatto e rappresentativa. Anche il logo cambia colore in base alla grafica ideata ad hoc –sottolineano gli organizzatori della rassegna “cinefil-enologica”–. Tra i valori che la rassegna porta avanti, non solo il tema giovanile, ma anche il tema sociale: verrà realizzata una serata in collaborazione con Linea Rosa, nella magica atmosfera della pineta di Ca’ del Pino in via Romea Nord».