Torce, cori e striscioni per l'addio a "Fati"

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“Hai unito una città nel dolore … basta questo per capire il tuo valore. Ciao Fati”. I suoi amici, i suoi compagni di viaggio, i suoi “fratelli”, ovvero gli Ultras dell’Andrea Costa, hanno accolto così ieri pomeriggio la bara di Andrea Cembali all’uscita della Chiesa di San Prospero, dove si sono celebrati i funerali dello sfortunato 29enne imolese. Insieme a loro gli Irriducibili dell’Imolese calcio, un’altra delle grandi passioni di “Fati robe”, come tutti lo conoscevano e lo chiamavano, che con un lungo ed emozionante applauso e l’accensione delle torce hanno “detto ciao” al compagno di curva, deceduto domenica per una tragica caduta sul Corno alle Scale. Non sono mancate pure le tifoserie storicamente gemellate all’Andrea Costa, come l’Avanguardia Jesi, la Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna e quella di Cento, tutti ragazzi che avevano condiviso con Cembali momenti felici fino a pochi giorni fa.

Già alla camera mortuaria a Imola, nel primo pomeriggio, si erano radunate centinaia di persone, per far sentire la propria vicinanza ai genitori di Andrea Cembali, Morena e Daniele. Presenti le robuste delegazioni dell’Imolese Calcio e soprattutto dell’Andrea Costa Imola Basket, che da tanti anni “Fati” seguiva insieme agli amici dell’Onda d’Urto e del Bar Il Giratempo, base dei loro ritrovi e ieri chiuso per lutto.

L’amministratore unico Gian Piero Domenicali e la dirigente responsabile Sofia Conti, oltre a molti giocatori e allo staff tecnico al gran completo con l’head coach Federico Grandi. Kevin Cusenza, accompagnato proprio dalla Conti, ha poi adagiato sulla bara di Cembali una canotta da gioco dell’Andrea Costa, con la maglia dell’Imolese, la sciarpa dell’Onda d’urto e uno dei cappelli preferiti dal 29enne imolese a comporre il mosaico delle sue passioni. Tante le personalità accorse: sportivi, come l’ex direttore tecnico e allenatore dell’Andrea Costa Gianni Zappi e l’ex campione Vincenzo Esposito, e non solo: a portare le condoglianze di tutta la città ai familiari ci ha pensato infatti il sindaco Marco Panieri.

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