Tonnellate di cibo vengono buttate L’impegno per lo “spreco zero”

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Quasi un miliardo di tonnellate di cibo buttata via: una media di 121 chili a persona. La fotografia che fa un nuovo rapporto delle Nazioni Unite è fa riflettere. Il pianeta, in un solo anno (nel 2019) ha sprecato 931 milioni di tonnellate di alimenti. A fronte di questo ci sono 690 milioni di persone colpite dalla fame e più di 3 miliardi che hanno difficoltà a permettersi una dieta sana. Il cibo buttato, poi, fa male all’ambiente: rappresenta tra l’8 e il 10% dell’emissione globale di gas serra. Nella lotta agli sprechi l’Italia di strada ne ha fatta (a partire dalla legge Gadda), ma ancora ne ha tanta da percorrere. E tanta voglia di farlo. La campagna permanente di sensibilizzazione Spreco Zero ha ormai un’esperienza più che decennale e porta avanti l’impegno contro le perdite alimentari in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Oggi Spreco Zero è impegno su fronti molteplici: campagne di sensibilizzazione, promozione di interventi per evitare gli sprechi e riciclare gli avanzi, come hanno insegnato i grandi chef coinvolti nella creazione di menu realizzati con recupero di cibo nella campagna “Primo non Sprecare”. E ancora, l’Osservatorio nazionale sugli Sprechi, collegato al Last Minute Market, progetto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna, il grande successo della Carta Spreco Zero, sottoscritta da oltre 800 Sindaci italiani delle metropoli italiane, che ha visto la partecipazione anche di molti centri della Romagna, quali Forlimpopoli, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Dovadola, Forlì, Santa Sofia, Savignano sul Rubicone, Galeata.

La Regione Emilia-Romagna è un partecipante di peso alla rete SprecoZero.net, associazione di amministrazioni locali che si impegnano a fare della lotta agli sprechi una priorità, collaborando per condividere informazioni e coordinare gli sforzi e i progetti di iniziative concrete sul territorio. La folta rappresentanza romagnola comprende i comuni di Forlì e Massa Lombarda e l’Unione Romagna Faentina che unisce Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo. Già nel 2017 Cesena si è impegnata nel progetto “Qui Zero Spreco”, promosso da Comune e con il coinvolgimento di ristoratori e mense, per incoraggiare i clienti alla pratica della doggy bag, la sportina degli avanzi del pasto da portarsi a casa, per non lasciare che andasse buttato il cibo rimasto nel proprio piatto. I ristoratori hanno lanciato alternative con porzioni di formato ridotto, per evitare gli sprechi e anche collaborazioni per il recupero dell’invenduto o di quanto non commerciabile per motivi “estetici” e non qualitativi, creando una rete di riutilizzo e donazioni. Progetti simili anche nel Comune di Forlì, che come Cesena partecipa anche al progetto Alimos - Alimenta la Salute, con un nutrito gruppo di ristoranti aderenti e una diffusione capillare della campagna nelle scuole.

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