Toninelli: “I ritardi per riaprire ai tir l'E45 legati all'indagine"

Cesena

I ritardi della riapertura ai mezzi pesanti della E45, nel tratto a cavallo tra Emilia-Romagna e Toscana, “sono dovuti all'indagine penale avviata dalla Procura di Arezzo”. Mentre per la mobilità alternativa, i lavori sulle ex statale Tiberina “partiranno entro questa primavera”.

Parole del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli nella seduta parlamentare di lunedì alla Camera a due distinte interrogazioni sull'arteria che collega Orte a Ravenna presentate dai parlamentari di Forza Italia, tra cui gli emiliano-romagnoli Simona Vietina e Galeazzo Bignami. Una sui lavori sul tracciato complessivo e l'altra specifica sul viadotto Puleto. Viadotto, spiega Toninelli, per il quale Anas ha dato corso alla "progettazione del ripristino degli elementi statici ammalorati", appaltando un intervento di manutenzione straordinaria da 2,5 milioni di euro.

I lavori, per una durata stimata in duecento giorni circa, consistono nel risanamento del calcestruzzo, nel miglioramento sismico dell'opera, nel rifacimento delle solette e nell'ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza. Gli interventi, precisa il ministro, sono appunto "vincolati alle determinazioni della Procura di Arezzo" e all'indagine penale sullo stato di conservazione del viadotto. Il 6 marzo scorso, prosegue Toninelli, l'autorità giudiziaria ha comunicato ad Anas la necessità di eseguire "accertamenti tecnici", che hanno determinato una "temporanea sospensione del cronoprogramma dell'intervento". Dunque la Procura di Arezzo, "per scongiurare una possibile alterazione dello stato dei luoghi, ha di fatto inibito Anas dal procedere a qualsivoglia attività correlata al consolidamento dei baggioli".

Proseguono invece regolarmente gli interventi sulle pile. Terminate le verifiche della Procura si "darà corso alla tempestiva ripresa dei lavori di consolidamento". Sul fronte dei risarcimenti per i danni subiti dagli operatori economici del territorio, la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale nella provincia di Arezzo, riconoscendo "gravemente danneggiati, sul piano sociale ed economico", i Comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro e Sestino, e "rinviando all'adozione di successivi provvedimenti l’individuazione degli interventi necessari per l'assegnazione di risorse finanziarie che consentano il ristoro dei danni sofferti". Per quanto riguarda poi il tracciato complessivo, aggiunge il ministro pentastellato, Anas ha predisposto un piano di interventi di manutenzione straordinaria, previsto dal Contratto di programma 2016-2020, del valore di circa un miliardo di euro. In merito alla viabilità alternativa, Anas e Comune di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, hanno stipulato il 3 aprile "un atto convenzionale che definisce la reciproca collaborazione" nell'esecuzione dei lavori, da circa 210 giorni e una spesa di 2,3 milioni di euro, necessari alla riapertura della ex strada statale 3-bis Tiberina, il cui avvio si prevede entro la primavera. Il ministero, fa sapere Toninelli, sta valutando "una possibile riclassificazione" a strada statale dell'arteria.

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