Tonina Cianca e il magico mondo delle Ovarole

Un plauso alla Galleria Pescheria di Cesena che, a dieci anni dalla scomparsa, rinnova il ricordo di Antonia “Tonina” Cianca (Cesenatico, 1930-2012) con la mostra Le credenze delle Ovarole curata da Orlando Piraccini e dai figli dell’artista Leli e Roberto Nottoli, in corso fino al 27 marzo. Autodidatta, Tonina incontra Tono Zancanaro, insegnante all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, frequentatore estivo di Cesenatico, il quale nel 1970 la convince a frequentare il corso di incisione che tiene in Accademia. Dalla personale alla Galleria La Loggetta di Ravenna del 1971, la pittrice espone spesso, ottenendo ovunque apprezzamenti positivi per le sue Ovarole, le fragranti figure ispirate all’azdora, moglie, madre, domestica, governante, amministratrice delegata dell’azienda familiare romagnola con competenze strategiche e organizzative. Un ciclo tematico che prevale nella sua produzione che la stessa artista nel 2003, in occasione della personale curata da Claudio Ceredi e Orlando Piraccini, Tonina Cianca: quadreria domestica alla Galleria Comunale d’Arte di Cesenatico, rivela essere legato al fascino che suscitavano in lei bambina le “donnone poderose” al lavoro nell’albergo di famiglia, lo storico Eritrea di Cesenatico.
Proprie del suo vocabolario iconografico, le prosperose donne dai caratteristici volti ovali di antica memoria, ritratte nei loro ambienti di vita con colori puri, realizzano immagini visionarie riconducibili al neoespressionismo italiano degli anni Sessanta contaminato da una ingenuità primitiva non priva di citazioni surreali e metafisiche.
Nel 2005 queste morbide e misteriose custodi della sacralità naturale della donna romagnola diventano il simbolo delle iniziative culturali al femminile Ovarole. Incontri con signore organizzate da Lelia Serra e Leli Nottoli con la collaborazione dell’associazione Cult per diffondere l’estro, la fantasia e la genialità creativa femminile nelle arti.
Alcuni degli insegnamenti di Zancanaro si ritrovano nel segno della pittrice, nella monumentalità arcaica delle figure e anche nella suddivisione della sua produzione in cicli tematici tra i quali “Le cose leggere e vaganti”, a cui viene dedicata nel 2013 l’edizione della rassegna delle Tende al mare di Cesenatico. Venti soggetti marini riportati sulle grandi tele dallo scultore Roberto Nottoli, accompagnati dai versi composti dalla stessa pittrice per dare loro motivazione e significato. Nel 2018, in occasione della 2ª edizione di “Un museo da gustare” per la Festa Artusiana, Silvia Bartoli e Orlando Piraccini curano la mostra Le Ovarole di Romagna nella suggestiva cornice del Museo Archeologico di Forlimpopoli.
La Pescheria di Cesena presenta opere esposte per la prima volta al pubblico, molte delle quali appartengono alla produzione degli ultimi anni di lavoro di Tonina Cianca nel suo ritiro in campagna, sopra Cesena. I temi trattati riguardano forme e colori dell’ambiente domestico: stoviglie, ceramiche, prodotti della terra, frutta e verdura, animali del cortile e tanti vasi fioriti. Al tema fa riferimento una splendida Pomona che tiene d’occhio l’oca forse colpevole di fare poche uova, inserita nel repertorio dell’artista davanti a lei. Un atteggiamento che si ritrova nelle Ovarole, più spesso dipinte su grandi vasi in ceramica decorata collocati su “altarini” celebrativi. In mostra anche disegni, pastelli e poesie dell’artista. Un mondo magico che commuove e riscalda il cuore non senza provocare un po’ di nostalgia per quello dell’infanzia nel ricordo di molti di noi.