"Tipici da spiaggia": lunedì in riviera i prodotti agricoli della Romagna

Rimini

 Vini, frutta, miele e formaggi: sono i prodotti del territorio offerti ai bagnanti della Riviera romagnola, lunedì prossimo, dai lidi ferraresi, passando da Milano Marittima, Cesenatico e Rimini  dove il Sindacato Italiano Balneari (aderente a Fipe/Confcommercio) e Cia-Agricoltori Italiani hanno promosso la seconda edizione  di “TipiCi da Spiaggia”. La manifestazione vuole promuovere le eccellenze del territorio offrendole ai turisti di alcuni bagni del litorale romagnolo. L’evento, (che verrà ripetuto il 26 agosto e che prevede l’arrivo dal mare delle eccellenze agroalimentari trasportate da un ‘moscone’ - pattino) per questa prima tornata è ospitato dal Bagno Astor (Porto Garibaldi, Comacchio), Bagno Oreste (Milano Marittima), Spiaggia 61 (Rimini), Spiaggia Zona Cesarini (Cesenatico).

Gli stabilimenti balneari, assieme ai produttori agricoli, dedicheranno quindi alcune giornate per promuovere territorio e tradizione enogastronomica di casa nostra. L’iniziativa, che viene realizzata in tutto il territorio nazionale intende “associare il territorio della vacanza ai prodotti tipici significa anche valorizzare e promuovere le nostre eccellenze agroalimentari e i nostri litorali”, visto che “mare e cibo costituiscono da sempre il sinonimo perfetto di vacanza”.

“Siamo di fronte ad un nuovo modo di vivere la vacanza affiancando due realtà del nostro ‘made in Italy’: l’offerta turistico-balneare degli oltre 1000 stabilimenti  romagnoli con la cultura enogastronomica, ovvero fondere il mare con la terra”,commenta il presidente del Sib Emilia Romagna, Simone Battistoni.

“Dopo un anno di pandemia, quest'iniziativa testimonia la volontà generale di ripartenza del Paese - dice il presidente di Cia Emilia Romagna, Cristiano Fini - utilizzando luoghi a forte vocazione turistica per fare promozione al buon cibo italiano. L'incontro diretto con gli agricoltori in spiaggia è un modo innovativo per valorizzare le eccellenze del Made in Italy ed è anche un incentivo ad abbandonare i menu standardizzati scelti per praticità nei luoghi di villeggiatura, mettendo più attenzione alla qualità delle materie prime che compongono i nostri piatti”.

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