Dopo Tiberio liberiamo Augusto

Editoriali

A Natale (finalmente) stop alle auto sul Ponte di Tiberio. Una sperimentazione di un paio di settimane, con modalità ancora da definire, che creerà logicamente disagi agli automobilisti. Come ne stanno creando, sempre logicamente, i lavori di questi giorni in via Verdi. Ma sarà un primo passo concreto verso una definitiva pedonalizzazione dell’antico ponte romano. E servirà per capire realmente quali possono essere le alternative più funzionali da mettere in campo. Insomma, un esame sicuramente invasivo, ma necessario per la salute del paziente (il ponte). Ma ci sarebbe anche un altro paziente che avrebbe bisogno di un esame: il corso d’Augusto. Non è possibile che in alcune mattinate in una sola camminata dal ponte all’arco si incroci oltre una decina di camioncini e furgoni (esclusi naturalmente i mezzi di servizio, come quelli della raccolta rifiuti).

Anni fa si era parlato di una piattaforma logistica, a ridosso del centro, dove convogliare i mezzi pesanti, per poi effettuare le consegne con sistemi di mobilità più sostenibili (carrelli a mano o elettrici?). Poi più niente. Certo gli esercizi commerciali, in primo luogo, ma anche gli studi dei professionisti e gli stessi residenti hanno la giusta esigenza di ricevere puntualmente le consegne, ma un sistema più sostenibile di quello attuale deve per forza esistere. Troviamolo e sperimentiamolo. Senza improvvisare, il Comune potrebbe bandire un concorso di idee per coinvolgere i professionisti del settore, oppure affidarsi alle risorse interne per uno studio preliminare. Un sistema diverso creerà disagi, sicuramente. Ma questa giunta ha già dimostrato di non aver paura di creare disagi se l’obiettivo finale vale la pena. E i cittadini hanno già dimostrato di saper sopportare i disagi, lamentandosi al momento (come è giusto che sia) ed apprezzando alla fine (come è altrettanto giusto che sia).

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