Rimini, teqball e table mania: in spiaggia si gioca a pallone sui tavolini

Stagione che vai, sport da spiaggia che trovi. Dai racchettoni e le bocce d’antan all’accoppiata Teqball-Table che domina il bagnasciuga da un paio di estati a questa parte. Se sull’onda a stelle e strisce, gli anni ’80 e ’90 erano caratterizzati dall’invasione del beach volley e poi si è fatto strada quel beach tennis che oggi vede tantissimi appassionati dirigersi sempre più verso il padel, nel terzo millennio è il pallone di cuoio il vero re del bagnasciuga. Non tanto per il beach soccer, che non ha mai preso veramente piede, ma per l’esplosione del Footvolley questa volta di ispirazione brasiliana. Per una quindicina d’anni lo spettacolare due contro due con i piedi giocato a colpi di testa, rovesciate e shark attack l’ha fatta quasi da padrone incontrastato, tanto che in riva all’Adriatico un gruppo di giovani ne ha fatto una seconda professione creando l’associazione Footvolley Rimini. Campionato estivo, invernale, Academy per le lezioni indoor nei mesi freddi, merchandising a suon di pantaloncini, canotte, felpe, casacche e accessori vari, un’organizzazione certosina che ha portato “i nostri” ad allargare il movimento creando eventi in mezza Romagna, ma anche a Roma, nelle vicine Marche e in Abruzzo. Dove sono nate via via “costole” sempre più numerose e appassionate. Ma, visto che come detto in principio, stagione che vai sport da spiaggia che trovi… ecco che Footvolley Rimini ha abbracciato e lanciato le nuove tendenze, dando vita a un calendario di tornei estivi delle varie discipline che solo a Rimini arriva a sfiorare il centinaio di serate.

Teqball & tablemania

Un tavolino come quelli da bar, quattro amici, un pallone di cuoio e piedi sulla sabbia: la ricetta del Table è piuttosto semplice e forse anche per questo è stata subito invasione. In ogni stabilimento è oramai possibile vedere giovanissimi, ragazzi, ma anche adulti un po’ attempati sfidarsi in agguerriti due contro due. Le regole sono minime, massimo tre tocchi a coppia (ma si può rispondere anche di prima) senza poter toccare la sfera con le mani e pallone che non può rimbalzare due volte sul tavolo: tutto il resto è consentito. Un po’ più complesso il Teqball, se non altro perché serve un “tavolone” da ping ping ricurvo con rete in plexiglas che costa quasi 2000 euro. Si gioca sempre a coppie colpendo di piede, petto o testa, si attacca a campo libero girando come le trottole e c’è un solo vero veto: pur potendo centrare la metà campo avversaria in ogni direzione, la palla dopo il terzo tocco non può riscavalcare la rete a ritroso. Inevitabili e infinite le discussioni da bagnasciuga, che aggiungono pepe alla singola sfida per la birra, figuriamoci nei tornei… Sì, perché Table & Teqball raccolgono oramai talmente tanti praticanti che ogni settimana ci sono competizioni dedicate: il tavolino ogni lunedì sera in Darsena vede fronteggiarsi decine di coppie, che poi si ritrovano a Viserba per il campionato estivo di Rimini Nord e il mercoledì sera al Bagno 54 di Rimini, stabilimento che fa parte de Le Spiagge ed è il vero ombelico del mondo dello sport da spiaggia. Qui tutte le sere c’è una disciplina diversa, over e under, con tornei dedicati. E se la fantasia tutta romagnola ha trasformato in terreno di battaglia anche un semplice tavolino del bar, oramai anche Table & Teqball sono entrati nel mondo del business, con tavoli tutti sponsorizzati come le maglie delle squadre di calcio. Basta infatti fare un giro sul bagnasciuga per contarvi i loghi di quasi tutte le principali attività della Riviera.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui