Tennis, Lucia Bronzetti in Australia per chiudere un 2022 da sogno e iniziare il 2023 alla grande

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Lucia Bronzetti è partita venerdì per l’Australia dove giocherà uno dopo l’altro la United Cup con la squadra azzurra (Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Martina Trevisan e la romagnola), poi il Wta 250 di Hobart e gli Australian Open dalla porta principale del main-draw. Lucia parte con il best ranking in carriera, raggiunto lunedì scorso al numero 54 della classifica mondiale e tanta fiducia dopo la semifinale nel torneo Wta di Limoges di fine anno. Lei stessa rivive un finale d’anno tra luci e ombre, iniziato con il ritiro nella parte finale del terzo set contro la statunitense Lauren Davis negli Us Open: «A Flushing sono stata costretta al ritiro per i crampi, ma la colpa è la mia, quel match dovevo chiuderlo prima. È chiaro che mi è dispiaciuto tanto perdere quell’incontro, ma veramente ho dato tutto quello che avevo. Poi dopo quella sfida la stagione lunga ed impegnativa si è fatta sentire, una stanchezza direi sia fisica che mentale. Del resto per me il 2022 è stato il primo ad alto livello, è stato un anno di prime esperienze, nuove anche a livello mentale, ogni volta inserirsi in un ambiente che non avevo mai visto non è stato facile. È chiaro che quando inizi a perdere tre, quattro match di fila perdi fiducia. A quel punto mi sono fermata, ho fatto tanta preparazione fisica giocando nel contempo la serie A1 e poi questa semifinale di Limoges che mi dà fiducia per il prosieguo dell’attività». In Francia Lucia ha affrontato due giovani che potrebbero essere protagoniste entro breve nel circuito, prima la francese Clara Burel (battuta), poi la danese Clara Tauson: «Sono due livelli diversi, la Tauson (che poi ha vinto il torneo, ndr) che mi ha battuto in semifinale è più giocatrice, serve bene, ha un gran dritto, ha 19 anni ma è già stata tra le prime 30 del mondo, a livello indoor è già una delle prime 20». Nel frattempo Lucia non si è mai fermata nella preparazione per la trasferta australiana: «Sì, ho fatto una preparazione dura per avere una base solida, ora arrivano tornei molto importanti». La verucchiese si gode un 2022 monumentale: «Ho chiuso al n.54 del mondo, sinceramente non l’avrei mai detto ad inizio anno, non me l’aspettavo nemmeno io, chiaramente sono molto felice per come è andata, è tanta roba ed ora ho ritrovato anche una grande fiducia». Sotto con i programmi: «Parto venerdì per l’Australia, giocherò dal 29 dicembre la United Cup, sono previsti due singolari maschili, due femminili ed un misto. È una competizione che assegna punti per la classifica mondiale (come un Wta 500, ndr.), per ogni vittoria porti a casa un certo numero di punti in base alla classifica di chi hai battuto. A seguire giocherò il Wta 250 di Hobart e gli Australian Open, nei primi due tornei non ho punti da difendere, a Melbourne l’anno scorso sono arrivata al 2° turno. Sicuramente la semifinale di Limoges mi ha dato la carica per fare bene e per ricominciare l’anno in un certo modo. Il resto del programma è legato ai risultati dell’Australia, se saranno buoni farò Indian Wells e Miami, oppure il Sud America se sarà andata un po’ meno bene». Importante sarà partire dai tabelloni principali e nel 2023 Lucia Bronzetti se lo potrà permettere quasi sempre.

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