Holger Rune passa sugli Internazionali San Marino Open con l’irruenza e l’intensità di un personaggio della serie televisiva Vikings. Tra giovedì sera e ieri pomeriggio il 18enne danese ha fatto due capolavori, portando a casa due vittorie pesantissime, prima contro Salvatore Caruso, poi contro il brasiliano Joao Menezes, una doppietta che sottolinea una volta di più il suo enorme talento, che lo pone tra i Next Gen più interessanti nel panorama mondiale.
In classifica Atp solo lo spagnolo Carlos Alcaraz (n.54) è davanti a lui tra i 2003, ma forse nessuno ha il suo limpido talento e la sua naturale sfrontatezza, in campo e fuori: «Il mio obiettivo è diventare il n.1 del mondo, magari ci vorrà del tempo, ma io voglio arrivarci» dice il danese. Dunque Holger Vitus Rune parte dagli Internazionali del Titano come trampolino di lancio. Giovedì sera ha vinto in rimonta un match pazzesco contro Salvatore Caruso (n.3 del seeding). Il siciliano era avanti 6-2, 4-1 e tre palle break per il 5-1. Come d’incanto il tennis senza mezze misure di Holger, da vincente continuo o comunque da ingiocabile, ha fatto la differenza, il danesino ha vinto il tie-break del secondo set e poi ha imboccato l’A14 (2-6, 7-6, 6-2 lo score).
Più lineare la vittoria nei quarti sul brasiliano Joao Menezes, un giocatore che giovedì era stato in campo cinque ore tra l’ottavo vinto con Francesco Forti ed il doppio serale. Primo set show di Rune, che poi si complica la vita nel secondo set quando il sudamericano decide di abbassare i ritmi per non farsi travolgere. Il brasiliano mette a segno il break all’8° gioco, va servire per il set sul 5-3, ma viene immediatamente ripreso da Rune che inanella quattro games di fila e va a vincere il match 6-0, 7-5.
Oggi in semifinale il danese affronterà il n.1 del seeding, Marco Cecchinato, che nei quarti ha battuto, non senza soffrire, il russo Pavel Kotov, approdato ai quarti da lucky-loser. Nel primo set, molto equilibrato, il siciliano non è riuscito a staccare il russo che nel tie-break è salito 4-1, ma poi si è incartato con una serie di errori. Rinfrancato per il set vinto l’azzurro è salito sul 2-0 con break, riuscendo questa volta a fare la differenza contro il russo molto incerto al rovescio. Alla fine Cecchinato ha dominato l’avversario: 7-6, 6-3 lo score in un’ora e 42 minuti di gioco. Certo che oggi contro Rune servirà di più all’azzurro per contrastare lo scatenato 18enne di Copenhagen. In semifinale anche il boliviano Hugo Dellien (n.4) che ha vinto facile (6-3, 6-2) sul brasiliano Felipe Meligeni Rodrigues Alves. In tarda serata l’ultimo quarto tra il brasiliano Orlando Luz, proveniente dalle qualificazioni, ed il francese Maxime Janvier.
Per oggi il programma propone la finale del doppio alle 17, poi alle 19 Cecchinato-Rune e la seconda semifinale a seguire non prima delle 21 (diretta su Supertennis dalle 17 alle 18.45 e dalle 21.30).
Doppio, semifinali: Kolar- Martinez (n.4) b. Doumbia-Reboul 7-6, 6-4.