Tempi di recupero week, una settimana contro lo spreco

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FAENZA. Una, due, tre… ottanta cene, in sei anni. Poi un libro e ora una rete di cuochi e chef che da Berlino passa dall’Appennino forlivese e vola fino a New York. Tanto che ormai ci si fa notare di più… a non essere nella lista di quelli che, e fin qui sono circa 150, hanno aderito. “Tempi di recupero” il progetto del faentino Carlo Catani contro lo spreco del cibo, del quale parlammo anche su queste pagine a inizio anno, ha letteralmente preso il largo.
Tempi di recupero week
Con il suo libro di ricette del recupero, stampato su carta fatta macerando i gusci rimasti dalla lavorazione di noci e nocciole, che neanche quelli si buttano, Carlo Catani ha girato in otto mesi circa mezzo mondo coinvolgendo vecchie e nuove conoscenze del mondo del cibo in questo progetto che sprona osti, chef e privati cittadini a raccontare l’importanza del recupero in cucina, unendo convivialità e lotta allo spreco. L’ultimo tassello del progetto è la “Tempi di recupero week”, una settimana internazionale che dia voce a coloro che hanno a cuore la sostenibilità in cucina. Chi vuole, può aderire elaborando e preparando, per una o più giornate, dal 16 al 24 di questo mese, un piatto o un menù che mostri la propria idea di “recupero” a tavola. Inoltre, ogni protagonista della “Week” potrà decidere di candidare un piatto realizzato durante la serata a un contest che premierà i migliori piatti sui temi di riuso, quinto quarto e tradizione. «Tempi di recupero week vuole agire sulla percezione dei prodotti nella loro interezza, annullando di fatto il concetto di scarto o eccedenza – spiega Carlo Catani –. Siamo consci di compiere un piccolo gesto, ma è dai piccoli gesti quotidiani che si possano creare le consapevolezze che portano a nuove sensibilità e ai conseguenti cambiamenti». Chi aderisce, ovviamente si metterà all’opera in cucina, ma versa anche una quota pari a 100 euro di cui 30 verranno devolute al progetto Food for change di Slow Food, la campagna per rafforzare la consapevolezza sul cambiamento climatico e favorire l’agricoltura che rispetta l’ambiente, e altrettanti 30 euro vanno al progetto Food for soul, l’associazione fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore con l’obiettivo di creare coesione sociale e di incoraggiare le comunità locali a sostenere un sistema alimentare sano ed equo attraverso il recupero e la valorizzazione delle eccedenze alimentari attraverso le mense dei refettori per i poveri.
Chi ha aderito
Tra i ristoranti partecipanti figurano Belcanto (PT), Kadeau (DK), Terre (NYC), Restaurante Riviera en Guayaquil (EC), Racines (FR), Giovanni Passerini (FR), Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Villa Maiella di Guardiagrele. Tra le Osterie: Trippa di Milano, La Campanara di Pianetto di Galeata, Ostreria di Podenzano, Battaglino di Bra. Inoltre gelaterie, pizzerie come ‘O Fiore Mio di Faenza e scuole come Alma e Enaip Lombardia. Una decina i partecipanti solo da Faenza (Osteria La Baita, ‘O fiore mio pizzeria e hub, la Sghisa, Arbusto, Casa Spadoni, FM Market, Ca’ Murani, Sabbiona), diversi anche in Romagna come Abocar, Guido, Sangiovesa nel Riminese; Benso e Casa Artusi nel Forlivese; L’acciuga, Cucina del condominio, Radici e Alexander, Insolito nel Ravennate, Osteria dei Frati e daGorini nel Cesenate. E molti altri. «Il numero di adesioni di ristoranti, osterie, gelaterie, pizzerie e privati, e il riscontro positivo dell’iniziativa rende orgogliosi del lavoro svolto fino ad ora –dice Catani – ma Tempi di Recupero è in continua crescita e alla ricerca di nuovi attori schierati a favore del recupero che si uniscano al network globale. Anche la lista di ristoranti e privati che decidono di sostenere il progetto preparando semplicemente una cena per gli amici, compreso il mio barbiere ad esempio, che aderiscono, è in continua evoluzione e credo che arriveremo agevolmente a 200».
Per capire come aderire personalmente, o come partecipare anche solo andando a mangiare in uno dei tanti posti che propongono un patto o un menù del recupero, si può consultare la lista completa dei luoghi e dei menù sul sito www.tempidirecupero.it o le pagine Facebook e Instagram con i tag e hashtag @tempidirecupero #tempidirecuperoweek, oppure ancora contattando 3519511464, tempidirecupero@gmail.it – info@tempidirecupero.it.

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