Tasse pigliatutto. A Imola le imprese iniziano a guadagnare da agosto

Imola

IMOLA. A Imola le piccole imprese quest’anno hanno lavorato fino al 17 luglio praticamente solo per coprire le tasse, a Castel San Pietro fino al 15 agosto. Da quelle due date in poi scatta il “total tax free day”, cioè il giorno da cui i piccoli imprenditori cominciano finalmente a produrre per loro stessi, e a quel punto il pezzo di calendario che avanza è comunque meno della metà. E va meglio dell’anno scorso (ma peggio rispetto al 2018), perché quest’anno la tassazione sulle imprese imolesi si ferma al 54,4% e a Castel San Pietro al 62,6, ovvero meno che nel 2015. È quello che dicono i dati dell’Osservatorio nazionale della Cna, nel quale sono inserite anche le due città del nostro territorio, Imola si piazza così al quinto posto e Castel San Pietro al 120° nella graduatoria che analizza la situazione di 141 città italiane dove quella in testa è Bolzano con il 53% di pressione fiscale. «Siamo sempre sopra il 50% –commenta il presidente della Cna di Imola Paolo Cavini –è vero che ci siamo abbassati sotto la soglia del 60% e questo esclusivamente per l’alleggerimento dell’Imu, ma si tratta sempre di una tassazione pesante, per questo non possiamo dirci soddisfatti».

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