Tassa di soggiorno. Rimini al secondo posto nazionale per recupero evasione

RIMINI. Con ben oltre 323.000 euro il Comune di Rimini si piazza al secondo posto in Italia nella lotta all’evasione della tassa di soggiorno. Imposta i cui incassi risultano dalle prime stime in rialzo sul 2022. Secondo una ricerca del Centro studi Enti locali, basata su dati estratti dalla banca dati Siope+ e sull’analisi del gettito registrato tra il 2019 e il 2022, nel 2019 a livello nazionale sono stati recuperati complessivamente quasi 9,3 milioni di euro e Rimini era al quarto posto con circa 459.000 euro recuperati, con regioni più virtuose Liguria, Campania ed Emilia-Romagna. Nel 2022 l’importo complessivo recuperato a livello nazionale è pari a oltre 6,1 milioni di euro e Rimini balza dal quarto al secondo posto con 323.686 euro recuperati. Si confermano “i riscontri positivi sul fronte della lotta all’evasione della tassa di soggiorno”, commenta l’assessore al Bilancio Juri Magrini e nei primi sei mesi del 2023 già si registra un incasso sul fronte del recupero pari a 343.000 euro. “In altre parole, in soli sei mesi abbiamo già superato l’incasso del recupero dell’intero 2022. Un risultato superiore alle previsioni, che conferma la validità dei sistemi di tax compliance verso la regolarizzazione e di ottimizzazione della banca dati messi a punto negli ultimi anni”, sottolinea Magrini. Ora si punta a “migliorare ancora nei prossimi mesi”, anche grazie alla novità sulla periodicità del versamento del tributo, che ha cadenza mensile e non più trimestrale.

Anche sul fronte degli introiti complessivi dell’imposta di soggiorno i dati parziali dei primi sei mesi del 2023 dicono che il totale dichiarato annuo rimane superiore allo stesso periodo del 2022 con quasi 3,5 milioni di euro di gettito al 30 giugno, contro i 3,1 del 2022. Il tutto senza mercato russo che solo per Rimini valeva fino al 2019 circa 25.000 presenze alberghiere al mese e nonostante gli effetti indiretti sul turismo dovuti ai cambiamenti climatici. “L’auspicio- conclude Magrini- è che possa proseguire la risalita in attesa del banco di prova al mese di agosto che si accinge a partire, ma intanto il trend dei primi mesi del 2023 conferma un motivato ottimismo basato su segnali concreti”. 

Commenti

  1. Se c’è evasione sulla tassa di soggiorno figuriamoci sui redditi non sarà il caso di concentrarsi sulla seconda……..

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