Tari, rivolta social a Verucchio. Bollette lievitate anche del 20%

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VERUCCHIO. A fine dicembre l’approvazione della delibera che prevedeva un adeguamento della Tari di circa il 10% «per coprire le spese di tutta una serie di nuovi servizi su tutto il territorio». A giugno l’arrivo delle bollette con rincari in certi casi oltre il 20% , la canonica “rivolta social” e diversi cittadini a presentarsi in municipio a chiedere spiegazioni.

In attesa della commissione consigliare sul tema convocata per lunedì, il Comune di Verucchio mette nero su bianco numeri, cifre, percorso, strategie e possibili soluzioni per i più penalizzati attraverso un comunicato a firma della sindaca Stefania Sabba e l’assessore al bilancio Roberto Sandon. «Il Piano economico finanziario redatto tenendo conto dei costi comunicati da Hera e di quelli del Comune per il servizio rifiuti è stato approvato a fine dicembre in consiglio con un adeguamento del 9.77%, poi le variazioni intervenute per effetto di nuove utenze o di utenze in espansione hanno aumentato il costo del servizio e hanno portato l’incremento medio a circa il 12%: la sua distribuzione non è stata omogenea poiché si è preferito modulare l’adeguamento a favore delle attività economiche, su cui si era inciso di più in passato e che hanno così registrato un aumento medio del 7.5% vedendo salire a 14.5% quello per le utenze domestiche. La tariffa è infatti costituita da una parte fissa con un coefficiente da moltiplicare per i metri quadri utilizzati e da una parte variabile calcolata in base ai componenti del nucleo famigliare. Per effetto della modulazione è aumentata la quota fissa sulle utenze domestiche».

Sandon, fornendo una tabella ricostruita al dettaglio, spiega poi che «partendo dai nuclei famigliari, 1.344 hanno avuto incrementi medi fino al 10%, 1.132 fra il 10 e il 15%, 808 fra il 15 e il 20% e 815 oltre il 20%. Fra le attività economiche 132 hanno avuto incrementi medi fino al 10%, 45 fra il 10 e il 15%, 17 fra il 15 e il 20% e 18 oltre il 20%. Tradotto, il 33% delle utenze domestiche ha subito un adeguamento entro il 10% e il 60% fra il 10 e il 15%, mentre quello medio delle attività economiche è del 7.5%». «In fase di Pef si è scelto di non gravare ulteriormente sulle imprese su cui si era inciso più negli anni precedenti anche per sostenere le politiche del lavoro e sviluppo in un momento economico piuttosto complicato. Il nostro tessuto imprenditoriale e commerciale ha resistito alla recessione (il numero di imprese attive a fine 2018 era di 1033, sostanzialmente lo stesso di fine 2013), ma è fondamentale continuare a essere al fianco di chi, generando lavoro, fa da sbarramento agli spopolamenti e consente alle famiglie e ai giovani di poter restare a Verucchio senza dover cercare opportunità altrove. Una strategia che trovò la piena condivisione dell’intera maggioranza, gruppo consigliare di Verucchio Domani compreso» fa eco la sindaca Sabba: «Spiace che qualche utente domestico si trovi più penalizzato e proprio per tale ragione voglio ricordare che abbiamo aumentato la soglia Isee per esenzioni da 8.200 a 8.300 euro e confermato i 10.000 euro di premi sotto forma di sconti in bolletta per chi utilizza il Centro Ambiente. Senza dimenticare ovviamente la possibilità di rateizzazione. I nostri uffici sono a disposizione per ogni chiarimento diretto e se in fase di rendiconto Pef Tari 2019 (va effettuato entro il 31 agosto) le entrate effettive saranno superiori alle spese sostenute, la differenza sarà rimborsata ai cittadini, per i quali stiamo studiando anche altre soluzioni».

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