Tanti modi per gustare il moretto di Brisighella

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Ci sono tanti modi per gustare il carciofo moretto di Brisighella. Considerato che appena colti e crudi, ovvero tagliati sottili e in insalata o addirittura in pinzimonio (per far sì che non anneriscano, cosa che succede velocemente una volta tagliati, basta immergerli in acqua e succo di limone), rendono al meglio tutto il loro sapore speciale, leggermente amaro ed erbaceo, piacevole e tenero, si può dire che siano molto semplici da cucinare, ma le possibilità sono molto più variegate. Direttamente dai produttori che lo coltivano arrivano alcuni suggerimenti. Secondo Silvano Neri i carciofi moretti sono buonissimi fritti. Dopo aver tolto le prime foglie esterne e aver tagliato la punta spinosa e il gambo, vanno immersi in una pastella di acqua e farina e fritti quindi in olio extra vergine di oliva fino a che non diventano dorati.

Stefano Albonetti, che aiuta il padre Alberto nella storica azienda agricola, pubblica le sue ricette anche sui social. Ad esempio usa il carciofo moretto per condire il riso Venere, unendoli a gamberetti e pomodorini, saltati leggermente in padella diventano un condimento fresco e gustoso. Una ricetta casalinga che mette in risalto questo ortaggio è la classica torta salata che si prepara con una base di pasta, sfoglia o brisé, farcendola poi con uova sbattute, formaggio e a piacere cubetti di pancetta per poi cuocerla in forno. Nonostante i molti sapori, il carciofo moretto con la sua vena aromatica e saporita riuscirà a farsi sentire distintamente.

Un’ altra ricetta consigliata da Stefano è lo sformato ai carciofi con fonduta di Parmigiano Reggiano. In questo caso i carciofi vanno mondati e saltati in padella fino ad essere quasi stufati, quindi passati al mixer per poi procedere come per una ricetta qualsiasi di sformato di verdure che poi andrà cotto in forno.

Ma sempre per tornare alla semplicità, oltre che crudi, o fritti, i carciofi moretti, benché piccolissimi sono buonissimi cotti al tegame, con un fondo di olio, aglio a spicchi e prezzemolo, quindi posati in cerchio fino a riempire lo spazio e a testa in giù, una prima botta di calore e quindi l’aggiunta di acqua e una cottura di una ventina di minuti con coperchio a chiudere il tegame, regolata di sale ed ecco che il moretto sprigiona tutto il suo sapore.

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