Tamponi in farmacia, richieste in continuo aumento

Archivio

La richiesta cresce di giorno in giorno, anzi quasi di ora in ora, al punto che le farmacie sono già piene di prenotazioni di tamponi di controllo per gli ultimi giorni della settimana e, sin d’ora, «praticamente per tutta la prossima». È questa la fotografia scattata dall’amministratore unico di Forlifarma, Mario Patanè, e che fissa l’impatto che avrà l’estensione dell’obbligo di green pass per i lavoratori del settore pubblico e privato a partire da domani. Un impatto enorme, perchè al momento la porzione di forlivesi che per non incorrere in provvedimenti sospensivi, anziché alla vaccinazione ricorrerà al tampone periodico, è ancora molto ampia.

Lo è al punto che la società che raggruppa tutte le farmacie comunali del territorio ha deciso di approntare un quarto punto di somministrazione dei tamponi: a quelli già attivi all’Ospedaletto e in viale Risorgimento (quello della Zona Iva a Ca’ Ossi e quello vicino al Centro studi), si aggiungerà la farmacia comunale di piazza Martiri di Cefalonia a Forlimpopoli. «Attiveremo un gazebo per effettuare il test a partire da sabato, con apertura sia al mattino sia al pomeriggio, mentre dal lunedì al venerdì la struttura forlimpopolese sarà attiva in orario pomeridiano – annuncia Patanè -. Abbiamo l’esigenza di potenziare il servizio perché le prenotazioni si sono intensificate ulteriormente ed erano già tantissime nelle settimane scorse. Il quadro cambia in continuazione, le richieste si accumulano e ormai non c’è più una concentrazione solo al venerdì e sabato com’è stato nei mesi di agosto e settembre. Siamo pieni tutti i giorni e a tutte le ore».

Una situazione definita «anomala» se paragonata al periodo precedente, ma non inattesa. Anzi, ci si aspetta un’escalation la prossima settimana. «Sì e per questo apriamo a Forlimpopoli con un ulteriore sforzo organizzativo – spiega Patanè -. Va detto, però, che il limite della nostra capacità di risposta lo abbiamo già raggiunto». Per soddisfare le richieste «stiamo avvalendoci da settimane del supporto di 4 infermieri quasi sempre presenti tutti i giorni nei punti di somministrazione, dei tirocinanti della Facoltà di Farmacia e di altri studenti universitari che si sono resi disponibili per la compilazione e catalogazione di tutta la modulistica: senza di loro non ce la faremmo, basti pensare che in Zona Iva, dove c’è il nostro hub, abbiamo già avuto un afflusso di 300 persone al giorno». Da domani «saranno anche di più».

Quante in più? Patanè non si sbilancia. «Speriamo di riuscire a gestire tutti, ci sono anche le farmacie private e con loro c’è una collaborazione proficua. Per ora nel nostro hub riusciamo a effettuare il test in giornata, ma i tempi d’attesa cambiano da farmacia a farmacia e consigliamo di prenotarsi per poterlo avere al più tardi il giorno dopo». Se lo sforzo non dovesse bastare per rispondere alla domanda, si pensa a un’apertura notturna? «Non ora, il nostro personale dedicato è già al limite – sospira Patanè -. Nel caso vedremo come adeguarci».

Di sicuro Forlifarma non adotterà scontistiche o modalità quali il “carnet tamponi”. «Alcune aziende ce l’hanno proposto, ma non lo riteniamo corretto: questo è un servizio alla collettività, tutti i cittadini e tutte le farmacie devono essere sullo stesso piano».


Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui