Taglio dell'auto medicalizzata a Meldola, la Confcommercio: "Scelta scellerata"

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Anche gli imprenditori sono preoccupati per il taglio della Mike 42, l'auto medicalizzata che faceva base a Meldola eliminata dall'Ausl a partire dal primo giorno dell'anno. "Siamo estremamente preoccupati per quanto accaduto – afferma il direttore di Ascom - Confcommercio Forlì, Alberto Zattini -. Lo diciamo alla luce di quanto raccolto tra i nostri associati, che si chiedono cosa accadrà ora e come la situazione potrà cambiare. Detto che nei paesi del nostro Appennino i negozi aperti restano spesso un presidio del territorio, con una funzione che definirei sociale, la domanda che il mondo imprenditoriale si pone è "esistono cittadini di serie A e di serie B?" Perché l'impressione - e la logica -, dicono che l'auto con medico a bordo possa raggiungere più facilmente i centri più grandi del nostro territorio".

L'altra domanda che si pongono gli imprenditori è "se questo sarà il primo taglio a una serie di servizi dei quali ha beneficiato la nostra comunità. Se così fosse, sarebbe un fatto molto grave". Ascom rivolge dunque un appello "alle comunità e alle istituzioni, al di là del colore politico", dicendosi pronta a fare la sua parte, in una mobilitazione per convincere l'Ausl a fare marcia indietro. Zattini ricorda una battaglia (seppur non andata a buon fine) che ha contraddistinto il nostro territorio: quella per evitare la chiusura del distaccamento di polizia stradale a Rocca San Casciano. Perché questa volta questo fatto, che riguarda la salute di tutti i cittadini, sembra stia passando sotto silenzio? "Il direttore generale dell'Ausl, Tiziano Carradori, come può non rendersi conto della gravità di questa situazione? Dal nostro punto di vista – conclude il direttore di Ascom - Confcommercio, il taglio dell'auto medicalizzata è stata una decisione scellerata".

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