Tackle duro al torneo di calcio a Ravenna, la partita si gioca in tribunale

RAVENNA. Mancavano 10 minuti dal fischio che avrebbe mandato tutti negli spogliatoi. Il difensore aveva aveva appena spazzato via il pallone quando sulla sua gamba sinistra è piombato il piede a martello dell’attaccante della squadra avversaria. Una scivolata fuori tempo che gli ha provocato una frattura scomposta da 100 giorni di prognosi e una disabilità dell’8%. Per questo, al di là del risultato calcistico, il 9° torneo “Amatori Adria Football Festival” ospitato il 12 giugno 2016 nel campo sportivo di Castiglione di Ravenna si avvicina solo ora alla “finale”, da giocare tutta davanti al giudice Cristiano Coiro, chiamato a pronunciarsi nei confronti dell’autore del tackle killer. Su di lui pesa l’accusa di lesioni personali aggravate, perché secondo l’accusa - rappresentata ieri in aula dal vice procuratore onorario Adolfo Fabiani - quell’intervento non aveva nulla a che fare con un contesto agonistico, lasciando invece il segno di un gesto compiuto con il preciso intento di fare male all’avversario, o quantomeno di accettare le conseguenze dello scontro. In pratica, un fallo commesso con una certa malizia.

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