Supernova a Rimini. progetto di Motus e Santarcangelo dei Teatri

Archivio

Due settimane di “invasione” delle arti. Spettacoli, performance, teatro, danza, arti visive, musica. La città sarà spazio aperto all’espressione artistica, palcoscenico per compagnie nazionali e internazionali, realtà innovative e associazioni locali. Dall’11 al 22 aprile. È Supernova, progetto artistico curato da Motus e Santarcangelo dei Teatri, in collaborazione con il Comune di Rimini e il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Un progetto triennale che inaugurerà con due settimane durante le quali il cuore delle azioni performative sarà il teatro Galli: dai sotterranei, alla sala della Danza, dal foyer, alla sala della Musica, dalla zona del bar, alla sala Ressi, al portico. Ma anche gli spazi vicini saranno suggestivi protagonisti e libero palcoscenico: piazza Cavour, il museo Part, l’arena Francesca da Rimini, la piazza dei Sogni, piazza Malatesta. Un programma corposo, per diversi e molteplici momenti della giornata, che è in via di definizione e che verrà presentato ai primi di marzo. «Una delle parole più abusate, anche dalla pubblica amministrazione, è sperimentazione, ma il progetto Supernova non è una sperimentazione. È un nuovo inizio, la ricerca di una strada mai battuta – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad –. Oggi, vigilia della candidatura ufficiale di Rimini a Capitale italiana della Cultura per il 2026, armonizziamo la nostra quotidianità a un progetto culturale contemporaneo, in cui le arti, tutte, vogliono tracimare fuori dai luoghi canonici per entrare direttamente nella vita. Come stimoli, come inciampi, come flashes, come strappi alla consuetudine. Ma è un rischio calcolato. Con Supernova Rimini, più che salti nel buio, vuol fare il suo salto nel futuro».

Ad aprile il primo “movimento” di questa nuova avventura, che ha come obiettivo successivo quello di coinvolgere anche altri spazi, dal Teatro degli Atti, all’Astoria, al Novelli, di espandersi anche territorialmente e di sostenere le giovani compagnie emergenti. «Questo è un territorio ricco e l’obiettivo è creare comunità, partecipazione, realizzare uno spazio da vivere» spiega Daniela Nicolò, fondatrice con Enrico Casagrande di Motus. «Coinvolgere in nuove pratiche artistiche, uscire dai confini, mescolare i linguaggi».

«Partire dal centro di Rimini significa collegarsi al passato e al futuro – aggiunge Enrico Casagrande – vogliamo uscire dai confini delle arti e dar spazio alla libertà coinvolgendo anche il pubblico non prettamente teatrale. Anche gli artisti, che parteciperanno, non saranno solo interpreti di Supernova, ma anche protagonisti, per dar vita ad un dialogo diretto con pubblico e cittadinanza». Laboratori, workshop, dibattiti arricchiranno la programmazione. In fase di ideazione anche una nuova produzione di Motus.

Inclusione, il teatro come azione politica, trasformazione del contemporaneo, contaminazione le parole chiave del progetto anche per la Responsabile dei teatri del Comune di Rimini Laura Fontana. In prospettiva la collaborazione tra Santarcangelo dei Teatri e il Comune di Rimini potrà portare anche alla costituzione di un centro di produzione e alla valorizzazione di Rimini come il contesto in cui sviluppare alcuni progetti europei promossi da Santarcangelo dei Teatri e dove poter estendere una parte della programmazione invernale del festival, come annuncia il Direttore generale di Santarcangelo dei Teatri Roberto Naccari.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui