Superbike, Rinaldi: "Una vittoria dopo tante gare difficili"

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La Superbike è pronta per gettarsi nel weekend di Jerez, ma negli occhi di molti c’è ancora la splendida vittoria di Barcellona ottenuta da Michael Ruben Rinaldi, che è tornato al successo dopo i fasti di Misano. «Sono molto felice per quanto ottenuto a Barcellona – racconta - specie perché arrivato dopo una serie di gare difficili. Sapevamo di aver lavorato bene nelle prove, e grazie a questo siamo stati veloci come gli altri o di più. Anche la strategia di gara ha giocato un ruolo molto importante, e ci ha permesso di toglierci questa grande soddisfazione».

Tornare alla vittoria che effetto ha avuto dal punto di vista del morale?

«La fiducia in me stesso non è cambiata dopo il ritorno alla vittoria, ma il fatto di aver ritrovato la strada giusta è molto importante sotto tanti punti di vista. Negli ultimi round abbiamo corso su piste particolari, con poca velocità di percorrenza, ma in generale dobbiamo essere bravi ad adattarci a tutte le situazioni».

Da chi è arrivato il messaggio di complimenti più gradito?

«Ho ricevuto tanti bei messaggi, che messi insieme sono davvero un qualcosa di molto bello. I messaggi più graditi sono quelli delle persone che ti scrivono anche quando va male, quindi di quelli che ci sono sempre. Sono le persone più vicine, e quelle più importanti».

Il rinnovo è stato benzina per il successo?

«Ovviamente quando firmi il rinnovo è un bel momento, ma la serenità personalmente la trovo nei risultati in pista. Quando ci sono è la cosa più importante: il rinnovo mi ha reso molto orgoglioso, ma non è stato il motore che mi ha portato a vincere».

Qual è il valore attuale della Ducati? Yamaha e Kawasaki sono superiori?

«Non farei una classifica al momento perché in ogni pista c’è una moto superiore alle altre, ed anche internamente al mio team le mie difficoltà non sempre corrispondono a quelle di Redding, e viceversa. Yamaha ha messo spesso due piloti sul podio, ma anche a noi è capitato alcune volte, quindi è quasi impossibile dare una risposta certa».

Ora arriva Jerez. Cosa ci possiamo aspettare?

«Fino a quando non si scende in pista è difficile, specie quest’anno che i valori sono davvero simili tra i vari piloti. Dopo Barcellona c’è molta voglia di replicare, ma ci sono almeno tre o quattro piloti che sicuramente saranno pronti per lottare per il successo come lo sono io».

Chi vede favorito tra Razgatlioglu e Rea?

«Al momento direi che il favorito è Toprak. Ora sta guardando alla gara singola e non al campionato, cosa che gli permette di conquistare qualche punto in più. Va detto che tra la rottura di Barcellona e l’incidente con Gerloff di Assen ha perso tanti punti, quindi ad oggi potrebbe essere primo con un vantaggio molto più ampio».

Ultima domanda: a Misano Bastianini ha conquistato il suo primo podio e Dovizioso è tornato in pista. Che ne pensa?

«Per fortuna sono riuscito a vedere la MotoGp. Enea ha fatto una grande gara quindi tanto di cappello, specie per un pilota al debutto con una moto abbastanza vecchia. Dovizioso non aveva fatto test quindi a Misano si è dovuto principalmente adattare alla moto: gli servirà tempo per arrivare in alto ma senza dubbio ha il potenziale per farlo».

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