Rimini, suolo pubblico: niente sconto sulla tassa per il 2023

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Il Comune conferma il progetto “Rimini open space”, ma elimina lo sconto sull’occupazione del suolo pubblico: primo anno (in piena pandemia) tutto gratis, poi il taglio del 30 per cento, ora si paga. Per imprese e pubblici esercizi resta la possibilità (anche nel 2023) di usufruire di più spazio pubblico per ampliare l’attività attraverso procedure semplificate. Un’opportunità che in quasi due anni e mezzo è stata accolta da tantissimi operatori: solo quest’anno sono stati oltre 250 i pubblici esercizi che hanno presentato domanda.

L’ampliamento

Nell’ultima seduta la giunta ha quindi approvato le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di occupazione suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per il rilascio delle concessioni. Le disposizioni, valide fino al 31 dicembre 2023, sono in continuità con quelle in vigore: l’ampliamento massimo consentito, dove le condizioni oggettive e il Codice della strada lo consentano, potrà arrivare fino al 50 per cento della somma della superficie interna dell’esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato. Per garantire le condizioni di sicurezza, sulla sede stradale l’occupazione del suolo pubblico potrà estendersi solo agli spazi disciplinati dall’amministrazione comunale con appositi provvedimenti e la corsia riservata al traffico dovrà essere delimitata da fioriere secondo modello già stabilito.

Istanze e rilascio

Per richiedere la concessione è stata attivata una procedura semplificata: è necessario presentare un’auto-dichiarazione nella quale il richiedente specifica che l’occupazione non interferirà con le disposizioni del Codice della strada e che non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell’autobus o in corrispondenza di passi carrabili. Le occupazioni non dovranno impedire il libero ingresso nei negozi, nelle abitazioni, nei cortili e dovranno essere collocate ad almeno 5 metri dalle intersezioni stradali. Il fronte delle occupazioni che saranno richieste in ampliamento sulle aree precedentemente destinate a stalli di sosta non potrà estendersi oltre a quanto già precedentemente autorizzato. Le istanze presentate e le concessioni rilasciate saranno poi trasmesse alla polizia municipale e all’Ufficio arredo urbano per le verifiche.

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