Studente 17enne picchia fidanzatina e la manda all’ospedale

Rimini

RIMINI. Gelosi e violenti: non sono soltanto gli adulti a lasciarsi andare a gesti fuori controllo nell’ambito delle relazioni sentimentali, ma sempre più spesso capita anche ai ragazzi.
Adolescenti incapaci di accettare un rifiuto che quando litigano con la fidanzatina dalle parole ad alta voce passano agli insulti, ma poi può volare anche una spinta o uno schiaffo.
Il tutto condito con una esagerata dose di senso del possesso e dall’assenza di una profonda educazione ai sentimenti, specie per quanto riguarda i maschietti. Dalle indagini sociologiche, che confermano la tendenza, alla cronaca il passo è breve. L’ultimo caso risale a domenica sera quando uno studente riminese di 17 anni è stato denunciato al tribunale dei minorenni di Bologna con l’accusa di lesioni. Il giovanissimo ha picchiato la fidanzatina sedicenne perché “colpevole” di averlo lasciato e di non volerne più sapere di lui.
L’incontro chiarificatore era stato fissato in spiaggia a Marina centro, non lontano dall’area dello stabilimento balneare numero 49.
Ben presto è stato chiaro che non c’erano spazi per una riconciliazione, dopo la recente rottura, ma quando lei lo ha invitato a comprenderla e a rispettare la sua scelta di interrompere la relazione, il diciassettenne non ci ha visto più, incapace di gestire sentimenti come la rabbia, la frustrazione, la delusione e ha perso il controllo. Ha colpito la ragazzina al volto, non è chiaro se con una mano aperta o con un pugno, facendola cadere a terra.
La scena è stata notata da alcuni clienti di un vicino chiosco sulla spiaggia.
Alcuni di loro, tra i quali ragazzi che conoscevano entrambi, sono accorsi per evitare da un lato che lo studente potesse infierire sulla ragazzina che diceva di amare fino a un attimo prima e, dall’altro, per soccorrere lei, dolorante e sotto choc per il colpo subito.
Accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Infermi” di Rimini, la sedicenne - anche lei studentessa - è stata medicata e dimessa con una prognosi di quindici giorni. Su sollecitazione dei presenti, in spiaggia, è accorsa anche la pattuglia della polizia.
Gli agenti delle Volanti hanno raccolto le testimonianze dei presenti e hanno identificato il giovanissimo aggressore che, nel frattempo, già pentito per il suo brutto gesto, ha cercato in qualche modo di fare ammenda.
Inevitabile, da parte dei poliziotti, la segnalazione a Bologna (c’è da ricordare che la giustizia minorile non si ispira a criteri meramente afflittivi, ma bada soprattutto alla prospettiva educativa).(a.r.)

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