Strage di Bologna: le parti civili chiedono risarcimenti milionari

BOLOGNA. Le parti civili rappresentate dall'avvocato Andrea Speranzoni chiedono risarcimenti milionari a Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, imputati in Corte d'Assise a Bologna nel nuovo processo sulla strage del 2 agosto 1980. Le richieste sono state consegnate poco fa alla Corte dallo stesso Speranzoni al termine della sua arringa. Non si conosce con esattezza l'importo totale, in quanto nelle conclusioni scritte sono state indicate le richieste di risarcimento per ogni singola parte rappresentata dal legale, che in questo processo difende 55 familiari delle vittime, il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Per quanto riguarda i due enti pubblici, comunque, Speranzoni chiede che Bellini sia condannato a risarcire ad entrambi la somma di due milioni di euro (dunque quattro milioni in totale), mentre per Segatel e Catracchia la richiesta di risarcimento è di 400.000 euro a testa, di cui 200.000 al Comune e altrettanti alla Regione. Terminata l'arringa di Speranzoni, la parola è passata all'avvocato Armando D'Apote, che rappresenta le Ferrovie dello Stato (oggi Rfi). Anche D'Apote ha avanzato la propria richiesta di risarcimento, che ammonta in totale a quasi 13 milioni di euro, per l'esattezza 12.852.757,44. Le arringhe dei legali di parte civile proseguiranno, e dovrebbero concludersi, nell'udienza di venerdì.

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