Strade distrutte a Forlì-Cesena, Lattuca: “Il tempo di foto e sopralluoghi era 15 giorni fa, ora servono risorse”

«La fase dei sopralluoghi per andare a vedere con i propri occhi quanto accaduto, delle foto sulle frane è passato, era due settimane fa. Adesso è il tempo si lavorare insieme per condividere posizioni e richieste al Governo» esordisce il presidente della Provincia Enzo Lattuca a Roncofreddo insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini. «Non abbiamo bisogno di sopralluoghi dal Governo. Quelli li facciamo da soli. Abbiamo bisogno di risorse e di un Commissario». L’analisi dei danni è ormai dettagliata. Oltre un miliardo di danni alle strade nel territorio regionale, «Solo la provincia di Forlì-Cesena ha danni per 400 milioni, questo significa che i danni ammontano a più di mezzo miliardo questo perché la nostra è la più colpita dalle frane. La nostra provincia è purtroppo l’emblema del problema frane».

Tre le situazioni con cui fa i conti la Provincia: le strade interrotte dalle frane, i borghi messi a repentaglio e parzialmente evacuati per l’incombenza di frane («pensate a Sorrivoli, ma non è la sola»), e le singole case con frane incombenti. «Contiamo ancora migliaia di famiglie evacuate, di case isolate e centinaia e centinaia di aziende agricole isolate».

«Questa situazione – avverte Lattuca – va affrontata subito. La cosa positiva rispetto a un terremoto è che qui in molti casi nel giro di poco se si interviene si può ripartire. Questo non significa che non ci siano ferite profonde che richiederanno una ricostruzione più lunga, ma occorre agire anche nell’immediato perché c’è una ricostruzione e una ripartenza a cui bisogna lavorare subito».

Per farlo, e Lattuca è netto su questo punto, «servono risorse. Nel primo decreto non ce ne erano per le strade. E se quelle risorse non arrivano, tempo dieci giorni e i cantieri avviati dovranno fermarsi». «Serve una struttura commissariale – ribadisce – perché questa è una situazione straordinaria che richiede coordinamento, poteri, efficacia, e una capacità di guardare al futuro che vanno fuori dall’ordinario».

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