Steve McCurry, il grande fotografo Usa in mostra a Riccione

Archivio

Luoghi lontani, immagini che raccontano i conflitti e la natura, ma soprattutto le persone, con i loro volti e le loro storie. È un viaggio quello proposto dalla mostra “Steve McCurry Icons” che inaugura oggi a Villa Mussolini a Riccione. Nella Perla verde sono esposti 70 scatti dal grande fotografo, dagli scatti in bianco e nero del primo reportage in Afghanistan fino al dramma dell’11 settembre, passando dai celebri occhi verdi della ragazza afghana, lo scatto forse più noto di Steve McCurry.

Luoghi

La mostra si snoda attraverso i continenti e racconta paesaggi lontani. Gli scatti raccontano l’India, la Birmania, il Giappone, l’Afghanistan, poi ancora l’Africa, il Brasile e New York. L’obiettivo di McCurry immortala persone e luoghi lontani, accumunati però dalle stesse emozioni, dal dolore legato alle guerre o alle catastrofi naturali, ma anche la speranza e la gioia di essere vivi. Negli scatti esposti a Villa Mussolini si trovano il Taj Mahal, le ferrovie indiane, le moschee afghane, le strade di Bombay, il deserto e le Torri gemelle nel 2001.

Volti

La maggior parte delle fotografie di Steve McCurry ha un elemento in comune: la presenza delle persone, la cui umanità è spesso colta da primi piani. Tra i volti che i visitatori incontreranno nel percorso c’è quello di Sharbat Gula, la ragazza afghana che McCurry ha fotografato nel 1984 in Pakistan, che lo scorso anno ha trovato rifugio in Italia dopo la conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani.

Ancora, McCurry racconta con delicatezza e sensibilità i bambini, vittime innocenti dei grandi conflitti, tanto quanto gli anziani, che con il volto segnato dal tempo si trovano ad affrontare ancora una volta i monsoni in India o la necessità di migrare. Il reporter newyorkese racconta le storie di queste uomini e donne, bambini e anziani, e finisce per raccontare la storia, fatta di migrazioni ed eventi dalla potente eco.

La mostra

La mostra “Icons” rimarrà visitabile fino al 18 settembre. Il progetto segna il continuo del nuovo spazio espositivo di villa Mussolini dopo la mostra dedicata ad Elliott Erwitt. «Un’altra grande mostra celebra un artista internazionale e arriva a Riccione – ha infatti ricordato la sindaca della Perla verde, Renata Tosi –. il talento artistico e la fama di McCurry non hanno bisogno di presentazioni, ma poter ammirare alcuni tra i suoi scatti più celebri, vere e proprie opere d’arte, nelle nuove sale di villa Mussolini, da adesso a settembre, mi riempie di orgoglio».

La selezione delle fotografie più famose, ha spiegato la curatrice della mostra Biba Giacchetti, è stata fatta proprio insieme al fotografo a partire «dal suo archivio sterminato». Steve McCurry, ha sottolineato ancora Giacchetti, «è un autore molto amato e a Riccione ritroviamo tutti i temi della sua fotografia».

La visita è quindi evocativa e d’impatto per chiunque, anche chi non è un intenditore d’arte o un esperto di fotografie. «Quando organizzo le mostre, la mia idea è di consegnarle alle persone» ha concluso Giacchetti, spiegando come poi stia a chi vede la foto coglierne il significato e intuirne la storia.

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