Stadio Ravenna, il modello sarà Frosinone. Ipotesi polo dello sport

Ravenna

Un “modello Frosinone” per fare in modo che il Bologna prenda casa a Ravenna. Il cantiere ciociaro, promesso dalla stessa società che aveva toccato una storica serie A, aveva fatto parlare in tutta Italia: in quindici mesi di lavoro e venti milioni di investimento il club frusinate era stato in grado nel 2017 di erigere un impianto da 16mila spettatori. E lo stadio “Benito Stirpe” è entrato lunedì nei dialoghi intercorsi fra il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, l'assessore allo Sport, Roberto Fagnani, e l'amministratore delegato del Bologna Football Club. Ormai la partnership che porterebbe il trasferimento del Bologna a Ravenna per il campionato 2021-2022 «è molto più che una suggestione, anche se non è ancora un provvedimento amministrativo», come si riassume da Palazzo Merlato. E ovviamente, visti i numerosi vantaggi che deriverebbero dalla costruzione di una nuova struttura rispetto ad una messa a norma del Benelli, si teorizzano le possibili localizzazioni della struttura. Che la società felsinea preferirebbe anche alla predisposizione di un impianto temporaneo alla Fiera di Bologna. La capienza, che potrebbe essere dimensionata attorno ai 12mila posti, non consiglierebbe certamente una localizzazione dell'impianto in un ambito conurbato come quello del Benelli. In Comune però non prenderebbero in considerazione nemmeno l'opzione della Standiana, tra le possibilità teorizzate in passato, come non parrebbe avere grande credito la collocazione in zona Bassette, in prossimità della statale Romea. La pianificazione urbanistica però vedrebbe un asse viario importante pensato in prossimità dell'attuale Pala De Andrè, accanto al quale c'è già il cantiere del Palasport. L'idea di un polo sportivo quindi potrebbe essere un'opzione. Come pure, sempre teorizzando una collocazione nella parte esterna della città ma comunque in prossimità del tessuto urbano, una candidatura credibile potrebbe essere quella del quartiere Anic. Ora però si attendono nuovi incontri fra i vertici di Palazzo Merlato e quelli del Bologna e solo quelli diranno se questa concreta possibilità potrà diventare un progetto comunale. an.ta.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui