Sportelli bancari chiusi in Romagna: "A Rimini 7 comuni ne sono sprovvisti". L'allarme della Cisl

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Sportelli bancari chiusi, la Cisl lancia l'allarme. Continua senza sosta la chiusura degli sportelli bancari un calo iniziato dal 2008. A pagarne sempre più le conseguenze sono i piccoli comuni periferici e le persone più anziane meno avvezze ai servizi on-line.

Nella provincia di Rimini sono ben 7 i comuni sprovvisti di servizio bancario (Casteldelci, Gemmano, Maiolo, Montecopiolo, Montegridolfo, Sassofeltrio e Talamello), nella provincia di Forlì-Cesena 2 (Borghi e Portico e San Benedetto) mentre a Ravenna tutti in tutti i comuni c’è almeno uno sportello bancario. La chiusura dei 162 sportelli bancari in Romagna ha comportato anche la perdita di 1.395 posti di lavoro. Questo dato evidenzia come la desertificazione bancaria non abbia solo un impatto negativo sulla disponibilità dei servizi finanziari, ma abbia anche conseguenze significative sul piano occupazionale.

“Il trend inesorabile di chiusura degli sportelli bancari, avviato nel 2008 e purtroppo ancora in atto, suscita preoccupazione e attenzione - commentano il Segretario Generale Cisl RomagnaFrancesco Marinelli e la Segretaria Generale First Cisl Romagna, Valentina Brandi -. Questa tendenza sta avendo un impatto negativo, soprattutto nei piccoli comuni periferici e tra le persone anziane, che spesso preferiscono l'accesso ai tradizionali servizi bancari fisici rispetto a quelli online. Le conseguenze di questa desertificazione bancaria sono molteplici e, purtroppo, una delle più gravi è la perdita di posti di lavoro”.

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