L’uomo dietro le quinte, Stefano Manconi è il presidente della Omag-Mt San Giovanni in Marignano, realtà che ha contribuito a portare nella massima divisione lo scorso anno al termine di una cavalcata entusiasmante.
Volley A1 donne, il presidente della Omag Manconi: “Con umiltà tra i colossi siamo pronti a dare tutto per i nostri obiettivi”

Presidente Manconi, ci siamo. Finalmente dopo due mesi di preparazione si inizia a fare sul serio. Come va?
«Di corsa, come sempre. Ci sono tante cose da fare, da riguardare, da sistemare. Ma lo sapevamo. Siamo neofiti della categoria e quindi abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Ma ci siamo. Siamo pronti».
Lei che di solito è sempre imperturbabile, dica la verità: è emozionato per questo esordio in serie A1?
«Beh, sicuramente non è un esordio come tutti gli altri. È una cosa diversa. Lo avverti nell’aria e lo avverti guardando i volti dei componenti dello staff e delle ragazze. Si respira un altro tipo di atmosfera. Sinceramente pensare che giocheremo in A1 devo ammettere che mi fa un effetto strano. Soprattutto se penso da dove siamo partiti e la strada che abbiamo percorso in questi anni. Eravamo, siamo e saremo sempre una piccola realtà contro dei veri e propri mostri sacri. Però, come dicevo, siamo pronti. Le ragazze sono pronte. In questi due mesi di preparazione hanno sempre spinto al massimo lavorando con impegno e dando grande disponibilità a tutto lo staff. Le prime uscite ci hanno dato risposte positive e ci hanno anche detto dove lavorare di più. Avevamo una tabella di marcia e devo dire molto sinceramente che la stiamo rispettando. In questo momento non puoi pensare di avere già tutti gli automatismi oliati a dovere. Anche perché, chi aveva giocatrici nelle varie Nazionali impegnate al Mondiale ha dovuto attenderle. Noi avevamo Straube, la nostra nuova palleggiatrice che praticamente si è unita al gruppo con due settimane di ritardo, quindi le serve tempo. Ma va bene, lo sapevamo. L’importante è che non accada nulla dal punto di vista fisico».
Con che obiettivo Omag-Mt inizia questo campionato?
«Con l’obiettivo di salvarsi perché per le neopromosse riuscire a restare in serie A1 non è mai facile. Il mercato, rispetto a tutte le altre, inizia molto tardi e quindi non è semplicissimo. Per quello che ci riguarda crediamo di aver costruito un roster come sempre basato su ragazze di grande spessore umano e forti dal punto di vista tecnico e, come dice il nostro allenatore, noi non ci sposteremo di un centimetro, le nostre avversarie dovranno sudare per batterci. Credo poi che la scelta di confermare il nucleo storico di questo gruppo possa essere l’arma vincente: nella passata stagione c’è stata una chimica tra le ragazze che non è facile trovare, ma mi pare che anche in queste settimane il fuoco sacro del gruppo arda sempre con una bella fiamma. E in questo, ma non solo in questo, Serena Ortolani è straordinaria».
Parliamo un po’ del campionato: ci scatti una sua fotografia.
«Credo che come sempre sarà un campionato avvincente, del resto il nostro è definito il più bello del mondo proprio perché vive su un equilibrio generale. A parte, naturalmente, Imoco Conegliano che è la stragrande favorita per lo Scudetto. Non solo perché è campione in carica, ma perché secondo me ha alzato ancora di più la sua asticella. Sono arrivate giocatrici funzionali l’una all’altra, capaci di colmare a vicenda i vari gap facendo tenere alla squadra un livello sempre altissimo. Un passo indietro vedo la Salvino Del Bene Scandicci che noi abbiamo appena incontrato che ha sì Antropova e Bosetti ma che ha perso una giocatrice molte forte come Britt Herbots andata a Novara. Il Vero volley Milano, invece, a mio parere si è un po’ indebolita con la partenza di Sylla ma rimane una super corazzata. E poi c’è l’Igor Novara che a mio modestissimo parere potrebbe essere la variante impazzita di questo campionato. Dietro a queste squadre ce ne sono tre che si giocheranno il quinto, sesto e settimo posto che sono Chieri, Vallefoglia e penso Bergamo perché ha mantenuto lo stesso assetto della passata stagione. Poi tutte le altre lotteranno per una salvezza più o meno semplice da conquistare. A noi, come ho detto, basta il terzultimo posto».