Volley A2, La Consar e un inatteso passo indietro dovuto ad un approccio completamente sbagliato

La Consar si lecca le ferite dopo la pesante sconfitta casalinga ad opera di Brescia, domenica scorsa al Pala De Andrè. Lo 0-3 subìto da Goi e compagni non ammette repliche, vista la superiorità degli avversari in ogni fondamentale. Quella in attacco la più eclatante, con Brescia che ha schiacciato con una precisione del 51% contro appena il 30% dei romagnoli, tra i quali il solo Mengozzi ha superato il 50%. Malissimo le bande, con Falardeau al 33%, Panciocco al 29% ed Orioli, vero mattatore delle due gare vinte dai ravennati, che ha chiuso con un misero 17% risultando comunque molto positivo in ricezione (67%). Al centro si salva Bartolucci, non tanto per la positività in attacco (27%) quanto per i 5 muri a segno.
E’ capitan Goi a provare a spiegare i perché di questa sconfitta inaspettata, quantomeno nei numeri: «Affrontavamo una squadra molto forte – esordisce il libero della Consar - che ha difeso tanto e rigiocato molto. Credo sia stata una parentesi negativa che spero non si ripeta più. Sappiamo qual è il livello a cui dobbiamo arrivare e lavoriamo quotidianamente in palestra per raggiungerlo, contro Brescia è mancato il giusto approccio al match».
Per i ravennati era l’esordio al Pala De André, impianto nel quale pochissimi atleti della rosa avevano giocato, contrariamente agli avversari nelle cui fila militavano gli ex Erati, Candeli e Klapwijk che conoscevano bene l’impianto. «Sicuramente c’era molta attesa ed emozione nel giocare al De André – prosegue il capitano ravennate – C’erano tanti tifosi e proprio per questo mi dispiace il doppio per la nostra prestazione negativa. Non credo l’impianto abbia condizionato il risultato, è stata una giornata storta da dimenticare in fretta, ma che fa parte del percorso e della quale faremo tesoro affinché non si ripeta».
Come in altre circostanze il tecnico Bonitta durante il match ha provato a cambiare qualcosa anche in regia, dove ha provato a mettersi in mostra il giovane Antonino Russo. «Con Brescia è mancato il carattere – esordisce Russo – siamo entrati in campo scarichi ed abbiamo dato loro modo di prendere il match in mano. Quando rincorri l’avversario non è mai semplice, loro giocavano più tranquilli, noi eravamo molto più nervosi. Come insegnano gli allenatori servono le vittorie, ma si impara molto anche dalle sconfitte quindi cercheremo di crescere dopo questo risultato negativo».
Il regista campano è stato utilizzato da Bonitta sia nel secondo che nel terzo set. «I piani del tecnico sono quelli di dare spazio ad entrambi e questo è stato importante per la mia scelta di venire a Ravenna. Comunque anche se dovessi trovare meno spazio, il solo fatto di lavorare con Bonitta durante la settimana fa crescere davvero tanto».
Quali sono le caratteristiche che distinguono Russo da Mancini? «Forse io ho un gioco un po’ più veloce al centro, lui è più fisico ed è molto forte anche al servizio ed a muro, comunque siamo entrambi giovani e dobbiamo imparare ancora tanto».
Il prossimo impegno della Consar sarà domenica prossima ad Ortona, mentre per il 15 novembre alle ore 20 al Pala De Andrè è fissato il recupero della prima giornata contro la Delta Group Porto Viro.