Volley A2: Consar, un’altra montagna da scalare ma la dedica è pronta

Non è un avvio di stagione semplice quello della Consar Ravenna che sapeva fin dal giorno in cui è uscito il calendario che sarebbe stato complicato il primo scorcio di torneo. La trasferta di Cuneo al debutto si è rivelata un ostacolo insormontabile e la prima partita di serie A di un squadra di Ravenna senza la presenza terrena di Giuseppe Brusi, l’uomo che ha legato a doppio filo il suo nome con quello del volley ravennate, scomparso mercoledì scorso (era nato nel 1942 e la Robur avrebbe vinto il suo primo scudetto nel primo campionato maschile quattro anni dopo), vedrà questa sera nell’anticipo della terza giornata la Consar ospitare il forte Cantù.

«La pallavolo italiana e mondiale perde una figura storica - Bonitta ricorda così Brusi - e un dirigente di grandissimo spessore. Ancora di più lo perde la pallavolo ravennate. Saranno indimenticabili per sempre non solo gli anni della grandeur dell’epoca Messaggero ma anche la vittoria del campionato di A2 e il percorso che la società riuscì a fare anche gli anni successivi. Io lo posso solo ringraziare perché, allora giovane coach di un settore giovanile che si avvaleva di Skiba, mi ha dato la possibilità di poter pensare di fare questo mestiere anche da grande e non solo finché uno si diverte. Con lui abbiamo avuto un rapporto vero, anche travagliato, ma sempre scandito da reciproca stima».

La parola al campo

Tornando al campionato, un anno fa i lombardi chiusero al secondo posto la regular season e inflissero in campionato una doppia sconfitta alla squadra di Bonitta che oggi farà di tutto per invertire la tendenza. «Con loro abbiamo perso in maniera netta tutte e due le partite. È stata una di quelle squadre che abbiamo sofferto. Altre nel girone di ritorno dello scorso campionato le abbiamo avvicinate e talvolta battute ma non Cantù, così come Cuneo che alla fine è arrivata dietro di noi e questo ci dà la dimensione del percorso di crescita che abbiamo fatto. Cantù ha tutti gli elementi per ripetere un altro grandissimo torneo».

Ravenna, per muovere la classifica e magari ottenere la prima vittoria in campionato dovrà per forza cambiare marcia rispetto a domenica scorsa. «Siamo molto amareggiati per il risultato, anche se poi Cuneo ha meritato la vittoria, meritavamo di vincere un set e di giocarci il quarto per vedere di portare la gara al tie-break. Per buona parte della gara ce la siamo giocata alla pari contro una squadra di altissimo livello. Adesso c’è Cantù e se giochiamo sui livelli di domenica scorsa possiamo dire la nostra. Dovremo avere lo stesso buon approccio di Cuneo ma meno pause. È difficile ipotizzare come si svilupperà la partita: conterà, ripeto, l’approccio ma conterà molto anche come entrambe le squadre sapranno reagire a momenti di difficoltà o in cui dovranno recuperare. Dovremo essere perfetti».

Bonitta non cambia

Spazio al sestetto titolare con Mancini in regia, l’opposto Bovolenta, i centrali Bartolucci e Mengozzi, le bande Orioli e Falardeau con Goi libero. Cantù dovrebbe rispondere con la formazione che ha espugnato Castellana Grotte: Pedron alzatore, l’opposto Gamba, i centrali Aguenier e Monguzzi e le bande Magliano e Ottaviani, libero Butti. Si gioca al PalaCosta alle 19: arbitrano Marotta e Jacobacci. Diretta streaming in chiaro su

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