Valentini “disegna” la Consar del futuro

La cena di fine stagione della Consar Ravenna si chiude con il premio per i dieci anni a Ravenna consegnato dal presidente Rossi a Riccardo Goi. E si ripartirà proprio dal capitano per l’allestimento di una formazione competitiva, che possa ambire alle posizioni di vertice anche il prossimo anno.

«Nel limite del budget che mi metterà a disposizione la proprietà - esordisce Antonio Valentini, nella doppia veste di allenatore e direttore sportivo - cercheremo di allestire una squadra ambiziosa. Contrariamente a quella di quest’anno, che è stata rinnovata pressoché totalmente, la prossima stagione partiremo da una buona base di sette-otto giocatori già presenti quest’anno: Goi, Russo, Zlatanov, Bertoncello e atri da definire».

Probabili saranno le conferme di Feri, Grottoli e Canella, mentre certe saranno le partenze di Copelli e dell’opposto Guzzo, che dovrebbero accasarsi entrambi nella neopromossa Cuneo. «Vista la partenza di Guzzo, dovremo puntare su un altro opposto di valore a cui affiancare un vice, ruolo che quest’anno ci sarebbe stato utile nelle fasi finali».

Valentini prova a tirare le somme sulla stagione della sua squadra. «Resto molto soddisfatto per il percorso fatto da questi giovani ragazzi, molti dei quali si sono affacciati per la prima volta a un contesto di professionismo, ma c’è grande rammarico per i play-off. Devo riflettere sull’approccio che deve avere un gruppo così giovane nell’affrontare una parte così importante del torneo, senza avere troppa pressione. Non va però dimenticato che nella parte finale abbiamo pagato anche alcune problematiche fisiche di Guzzo e Copelli».

Dal coach qualche parola anche sugli stranieri. Il primo, Ekstrand, pressoché mai utilizzato. «Sapevo che era un giocatore senza molta esperienza e mi aspettavo di poterlo utilizzare solo come cambio, ma appena ha avuto la possibilità di giocare all’estero gli abbiamo consentito di partire».

Vukasinovic? Doveva essere l’uomo play-off, si è rivelato un flop. «Da lui mi aspettavo di più, l’abbiamo scelto perché in quel momento di mercato, con molti tornei esteri ancora da concludere, era l’unico giocatore esperto disponibile ma i campionati arabi da cui proveniva si sono rivelati poco competitivi rispetto alla nostra A2».

Ora restano solo i campionati giovanili. L’Under 19 è stata eliminata da Bologna nella finale regionale, l’Under 17, pur cedendo 3-2 a Bologna, si è qualificata per le finali nazionali. Domani scende in campo a Reggio Emilia, per la seconda fase A2-A3, la Junior League di Mollo, lo scorso anno campione d’Italia e rinforzata da tre elementi della prima squadra, Selleri, Bertoncello e Zlatanov.

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